Clizia Incorvaia a Verissimo: “Eleonora Giorgi? Devo ancora elaborare il lutto”

La nuora di Eleonora Giorgi in lacrime: “Mi manca tantissimo”
Eleonora Giorgi è morta ed è un vuoto incolmabile nella vita dei suoi figli e del pubblico che l’ha sempre amata. Chi sta avendo difficoltà a superare questo dolore è senza dubbio Clizia Incorvaia, moglie di Paolo Ciavarro, che per l’occasione è stata ospite di Verissimo: “Mi manca tantissimo. Mi sosteneva in tutto. Mi aveva anche sopravvalutata. Vedeva cose in me che non so neanche mia mamma e mio marito vedono. Era un rapporto intensissimo. Volevamo fare un viaggio a New York da sole. Devo ancora elaborare il lutto. Da una parte mi sento fortunata perché l’ho avuta al mio fianco… è sempre stata priva di pregiudizi. Non mi ha mai etichettata perché era una donna libera e indipendente. Mi faceva sentire accettata”.
Clizia Incorvaia e gli ultimi momenti con Eleonora Giorgi
“Mi sto rimettendo in carreggiata per me e la mia famiglia” ha confidato Clizia Incorvaia a Verissimo, “sto cercando di non farmi sopraffare dal dolore, è molto complicato. I miei figli erano molto legati a mia suocera. La andavamo a trovare ogni pomeriggio quando stava facendo la terapia del dolore”. A sua figlia, avuta dal frontman delle Vibrazioni, “ha detto che se ne stava andando perché ha litigato con Dio, perché non voleva andarsene, lei credeva nel miracolo fino alla fine”.
Verissimo, Clizia Incorvaia: “Tutti l’hanno osannata quando è morta”
“C’è il pregiudizio che quando subisci un lutto tu debba sopraffare dal dolore, farti vedere completamente invaso da quel dolore, se non lo ostenti allora vuol dire che non le volevi bene. Io mi sono rimessa al lavoro per non perdere di vista la mia relazione, la mia indipendenza. Quando perdetti mio nonno mia madre cadde in depressione, non mi sono sentita bene, sono iniziati i primi attacchi di panico. Bisogna trasformare questo momento di sofferenza in un momento di forza perché lo devi a te stessa” così si è espressa giustamente Clizia Incorvaia nello studio di Silvia Toffanin. E poi ha concluso così, parlando di tutte le persone che parlato e scritto prima del funerale di Eleonora Giorgi: “Il cinema l’ha scordata. Ancora oggi la donna indipendente e forte non viene perdonata. E poi mi ha dato fastidio che tutti la osannassero ora che è passata a miglior vita. Tantissime persone non ci sono state per lei”.