Alfredino come finisce? Storia vera e anticipazioni seconda puntata
Le anticipazioni della seconda e ultima puntata di Alfredino – Una storia italiana
Sta andando in onda proprio in queste ore la prima puntata nonché prima parte della miniserie di Rai 1 che racconta la storia vera di Alfredino Rampi e l’incidente di Vermicino, così viene ricordato questo caso che ha sconvolto e scosso l’Italia intera. Come andranno gli ascolti di questa miniserie che Rai 1 ha scelto di mandare in tv soltanto a giugno? Ricordiamo che la serie in realtà è già edita in quanto è stata trasmessa su un’altra rete. Probabile dunque che chi l’abbia già vista non lo faccia una seconda volta viste anche le dure e dolorose tematiche affrontate. Nella seconda puntata in onda domani, mercoledì 12 giugno, ci sarà il tragico finale della storia con la morte del bambino annunciata in diretta televisiva. Vediamo nel paragrafo successivo tutti i dettagli della storia vera e di ciò che accadrà.
La storia vera di Alfredino Rampi
Essendo la miniserie di Rai 1 ispirata all’incidente di Vermicino la storia è molto fedele a ciò che è accaduto nella realtà. Domani sera nella seconda parte si continuerà dunque con i vari tentativi di soccorso del bambino. Tuttavia i problemi saranno moltissimi e a questi si aggiungerà anche il caos mediatico ma anche le difficoltà di gestione dei soccorsi. Da notare poi che le condizioni di salute di Alfredino Rampi saranno sempre più precarie nonostante la discesa di alcuni elementi primari di sopravvivenza per temporeggiare. In tutto questo ci sarà lo strazio sempre maggiore dei genitori del bambino che ormai temono davvero per la vita del piccolo. E infatti nella seconda puntata purtroppo il bambino non riuscirà a sopravvivere e i tentativi di soccorso saranno vani.
Come finisce la miniserie Alfredino – Una storia italiana
Andando avanti con la storia vera e le anticipazioni della seconda parte della miniserie di Rai 1 ricordiamo che tra i vari tentativi di soccorso si penserà anche di scavare un tunnel parallelo per raggiungere il pozzo dove si trovava il bambino. Serviranno però mezzi di scavo che non sono disponibili nell’immediato. Dunque partiranno una serie di accorati appelli per procurarseli al più presto. Appelli che vennero trasmessi anche in televisione in modo da raggiungere quante più persone possibili. A tal proposito ricordiamo che proprio con questa vicenda si inizia a parlare di televisione del dolore visto che tutto venne seguito passo per passo in diretta.