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Stefano Accorsi, la verità su Marconi: “Quale arma gli commissionò il fascismo”

Scritto da , il Maggio 20, 2024 , in Serie & Film Tv
foto marconi stefano accorsi

Il protagonista di Marconi – L’uomo che ha connesso il mondo svela un retroscena

Si è parlato spesso della vicinanza tra l’inventore e il fascismo ma in realtà pare che nella seconda fase ne avesse preso le distanze poiché non voleva la guerra. A spiegare meglio tutta la faccenda è Stefano Accorsi, che proprio all’inventore da adulto presta il volto da stasera, intervistato dal settimanale Nuovo Tv. L’attore spiega che l’inventore venne spiato e controllato dal regime perché non riuscivano a capire a cosa stesse lavorando in gran segreto. Poi aggiunge:

“Il suo progetto, un photoradar, non aveva scopi bellici. Al contrario il regime gli aveva chiesto di lavorare a un’arma distruttiva, il raggio verde, mai realizzata”.

L’attore prosegue spiegando che l’inventore continuava ad investire in una ricerca che fosse libera e lontana dalle richieste del potere. Inoltre dalla miniserie emergerà il problema etico che Guglielmo si poneva sulla guerra.

Stefano Accorsi spiega che cosa l’ha colpito

Andando avanti con l’intervista alla fonte in questione l’attore protagonista dice che a colpirlo di più di Guglielmo Marconi è stato “il talento geniale” che lo portava a fare esperimenti fin dalla più tenera età. Ad esempio fin da giovanissimo aveva intuito che grazie alle onde radio si potevano trasmettere i dati senza utilizzare i cavi. “Lui è l’uomo che ha messo in collegamento il mondo, Europa e Stati Uniti, quando tutti gli altri fisici non credevano fosse possibile” prosegue l’attore. A colpirlo poi di Guglielmo è stata la sua determinazione. E’ andato avanti, infatti, rimanendo fedele alla sua idea di scienza solo contro tutti. In questo modo, conclude l’attore, “ha dimostrato di avere ragione dando spazio alla sua intuizione”.

Marconi “ha creato ponti e non muri”

Da come viene descritto e dalle scoperte che ha fatto Guglielmo è un personaggio incredibile a cui il mondo deve tanto. Visto che però le polemiche per la sua presunta vicinanza al fascismo sono sempre dietro l’angolo Stefano Accorsi precisa che l’inventore “ha creato ponti e non muri”. Poi aggiunge: “Chi vuole comunicare è uno che unisce, non certo uno che divide”. Ricorda poi un’intuizione proprio di Guglielmo circa il fatto che un giorno saremmo andati in giro con scatolette che ci avrebbero permesso di comunicare e così è stato. Infine l’attore lo descrive come “una figura affascinante” e uno degli uomini più famosi dell’epoca. Uno che viveva e lavorava sul panfilo Elettra con la moglie e la figlia.