Gianni Morandi racconta: “Quando sembrava che la mia carriera fosse finita…”
Lunga intervista di Gianni Morandi pubblicata da Aldo Cazzullo sulle pagine del numero del settimanale DiPiù uscito nelle edicole sabato. Nell’intervista in questione il cantante, recentemente protagonista di uno show su Rai1 dal titolo Evviva, che è stato molto seguito dal pubblico, si è raccontato a 360 gradi, fin dagli inizi della sua carriera, rivelando che dopo un primo periodo di grande successo, a ventisette anni ha temuto che fosse già tutto finito per lui: “Invece c’è sempre un altro treno che passa, e io sono stato fortunato. Quel treno, però, ho dovuto aspettarlo per anni. Per diversi anni non ha funzionato niente…” ha ammesso, rivelando di aver trascorso a lungo tante giornate vuote. “Mi ero anche separato da Laura, ma i nostri figli Marianna e Marco rimasero con me. Li portavo a scuola, non avevo altro da fare” ha confessato.
La risalita è arrivata non molto tempo dopo, grazie a Mogol: “Aveva rotto con Battisti e un giorno mi chiamò. Pensavo volesse propormi una canzone, invece mi ha chiesto se sapevo giocare a pallone, dicendomi che voleva mettere su una squadra di cantanti. Gli ho risposto di si, coinvolgendo Riccardo Fogli, Pupo e Umberto Tozzi” ha raccontato Gianni Morandi, svelando che Mogol si è detto convinto che un giorno quella squadra avrebbe riempito lo Stadio Olimpico, cosa che in effetti con la Nazionale Cantanti è poi successo realmente.
Parlando, invece, della partecipazione a Sanremo di un paio d’anni fa, Morandi ha ricordato che è partito tutto dal suo incidente, quello che gli ha causato delle ustioni: “Ventisette giorni di ospedale, tre interventi. Mi ha telefonato Jovanotti chiedendomi come stavo e promettendo che avrebbe scritto una canzone per me” ha dichiarato.
Prima della fine dell’intervista, Gianni Morandi (sul quale di recente l’ex moglie Laura Efrikian ha rotto il silenzio) ha confessato di essere credente e di pregare ogni sera: “Prima di andare a letto recito le preghiere che mi ha insegnato mia nonna paterna” ha svelato, non nascondendo di temere la malattia, la sofferenza e la morte. Ha poi scherzato, però, dicendo di immaginare che quando non ci sarà più, in televisione verrà trasmessa in suo ricordo “Fatti mandare dalla mamma”, spiegando: “Per gli italiani è questa la mia canzone più rappresentativa, perchè la si canta sorridendo”.