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Marco Liorni e i retroscena su L’Eredità: “Non ragiono su voci di corridoio”

Scritto da , il Gennaio 1, 2024 , in Personaggi Tv
foto Marco Liorni 28 giugno

Marco Liorni su L’Eredità: “Porterò alcune novità nei giochi”

Marco Liorni da cinque edizioni al timone di Reazione a Catena, dal prossimo 2 gennaio 2024 raccoglierà il testimone di Flavio Insinna e condurrà la nuova edizione de L’Eredità. Il bravo conduttore romano ha rilasciato una lunga intervista al settimanale Sorrisi e Canzoni nel corso della quale ha parlato di ciò che porterà all’interno del programma che ovviamente vedrà delle novità.

Io amo seguire l’istinto. Voglio essere al servizio del gioco, divertirmi, non andare mai “di tecnica”. Mi piace vivere il rapporto con i concorrenti, esortarli, portare in studio i dialetti e le storie d’Italia; anche l’attualità, attraverso le domande giuste. Ci sto già riflettendo con gli autori: si parlerà di ambiente, figure femminili, arte, cultura e cucina italiana. Sempre con leggerezza

Ha riferito Liorni che ha poi continuato: “Ci saranno due giochi nuovi. Uno si chiama “Tris”: mostreremo ai concorrenti due parole e loro dovranno indovinare la terza, che è legata alle prime due. A volte sarà facile, tipo “Qui, Quo e…” altre molto meno! L’altro gioco si chiama “100 secondi”. I due concorrenti superstiti dovranno rispondere a una serie di domande l’uno, e ogni volta che sbagliano passeranno la mano all’altro: chi è in gioco allo scadere del tempo andrà alla Ghigliottina”.

L’Eredità, Marco Liorni: “Amo il momento della ghigliottina”

Marco Liorni, nel corso dell’intervista ha risposto a delle domande su cosa gli piace di più dell’Eredità da spettatore. Il conduttore, al tal proposito ha detto: “Penso che la tensione che si raggiunge durante la Ghigliottina sia imbattibile. E poi trovo molto divertente il “Chi-come-cosa” perché è pieno di notizie incredibili e assurde”. Poi ha parlato delle differenze tra Reazione a Catena e l’Eredità.

“Reazione a catena” si basa sull’intuito e sull’istinto, sulle rapide associazioni mentali, e queste le troviamo anche nella Ghigliottina. Altri giochi di “L’eredità” invece sono più classici, basati sulla cultura e sulla preparazione del concorrente. Ma quello che veramente vorrei portarmi dietro da “Reazione” è il clima giocoso, leggero e pieno di attenzione per le persone.

Marco Liorni: “Ragiono solo su ciò che mi propongono”

Marco Liorni ha anche parlato delle tante voci di corridoio che si sono susseguite nei mesi scorsi su chi avrebbe condotto l’Eredità che tra le altre cose hanno portato a non poche polemiche.

Io ho una regola: ragiono solo su quello che mi propongono. Non su voci di corridoio. Anche perché a inseguirle c’è da perderci la testa. L’importante è farsi trovare pronti, se e quando le cose cambiano

Ha riferito il presentatore che poi è andato avanti parlando di come ciò gli cambierà la vita: “Sì. “Reazione a catena” si fa a Napoli, “L’eredità” a Roma. Avrò più tempo per la famiglia. Infatti i più contenti sono loro: i miei figli, mia mamma e mia moglie. Oltretutto la figlia più grande, Emma, studia Sociologia e comunicazione ed era già venuta a vedere una puntata di “Reazione a catena”. Ma per ragioni di studio, non perché voglia fare spettacolo. Ora avrà altro materiale. Il bello è che quando è arrivata la notizia è stata lei a incoraggiare me. Mi ha abbracciato teneramente e ha detto: “Piccolo, è emozionato lui!”. Ma non erano i papà a fare queste cose?”.

Il bravo e bel conduttore romano ha concluso l’intervista riferendo che sarà praticamente in onda senza sosta

Uno spazio si trova sempre. Non concepisco il Natale senza famiglia, il primo e unico che ho “saltato” è stato quando facevo il militare a Torino. E a casa ho ancora la collezione di statuine artigianali, preziosissime, che mio padre comprava per l’occasione, una all’anno. Così ho fatto sia l’albero sia il presepe. E il 30 dicembre andrò anche in onda con una puntata di “ItaliaSì!” dedicata alle musiche tradizionali delle Feste. Più natalizio di così!