Chi era André Braugher, attore morto: stava girando The Residence, Netflix
Andrè Braugher è morto a 61 anni: era nel cast di The Residence, serie di Netflix
Si è spento improvvisamente all’età di 61 anni l’attore americano Andrè Braugher, a quanto si apprende dalle varie testate che stanno riportando la notizia, a causa di una malattia che non gli ha lasciato scampo. Negli ultimi mesi era nel cast di The Residence, serie di Shondaland per Netflix, ossia un mystery-drama ambientato nella Casa Bianca. Non ce l’ha fatta a portare a termine le riprese di The Residence, in primis per la malattia ma anche per via dello stop forzato dovuto ad una serie di scioperi di attori e sceneggiatori, che hanno fatto slittare i prossimi ciak al mese di gennaio. Degli otto episodi previsti, Braugher ne ha girati la metà, perciò ora bisognerà capire come mandare avanti la serie: eliminare di colpo il personaggio o sostituirlo con un altro attore?
Andrè Braugher, biografia dell’attore morto improvvisamente
Come veniamo a sapere da TvBlog, che utilizziamo come fonte, l’attore americano ha iniziato a recitare nel 1989, prendendo parte ad un episodio di Kojak, per poi approdare al cinema con Glory. Da lì è entrato nel cast di varie altre pellicole di successo, dopo le quali ha cominciato a recitare in serie tv che gli hanno regalato molta popolarità, facendo decollare a tutti gli effetti la sua carriera. La serie Homicide gli ha fruttato un Emmy, premio che ha vinto una seconda volta con Thief. Dal 2013 ha recitato in Brooklyn Nine-Nine, prendendovi parte per ben otto stagioni, fino ad un paio di anni fa.
Per quanto riguarda la vita privata, apprendiamo da TGcom24 che l’attore era sposato da più di trent’anni con la sua co-star di Homicide, Ami Brabson, matrimonio dal quale sono nati tre figli.
Mistero sulla malattia che ha portato alla morte l’attore statunitense
Non si sa di preciso di quale male soffriva Andrè Braugher: la sua agente Jennyfer Allen pare abbia parlato di “breve malattia”, senza però svelare altro. Pare inoltre che la mancanza di informazioni precise sulla malattia, abbia dato origine a speculazioni. Su ciò, comunque, rimane il riserbo più assoluto per motivi di privacy e rispetto non solo per il defunto ma anche per i suoi familiari.