Giancarlo Magalli a I Fatti Vostri: “Non mi hanno voluto a Sanremo”
“Più di una volta è stato fatto il mio nome per condurre il festival”, il retroscena svelato dal noto presentatore
È tornato nella piazza di Rai2, Giancarlo Magalli accolto a braccia a I Fatti Vostri oggi, nella puntata del 17 ottobre. “Bentornato a casa tua”, ha esordito Tiberio Timperi, invitando l’amico e collega al centro dello studio con lui. Protagonista di uno spazio tutto suo ogni martedì, all’interno della rubrica di oggi ha voluto elogiare “due pezzi da novanta della televisione”: Sandra Mondaini e Raimondo Vianello. Proprio durante il racconto dell’incontro con la coppia d’artisti, il presentatore ha elogiato la conduzione di Sanremo fatta da Vianello, un re della battuta e dell’improvvisazione. “Il piacere della battuta, un po’ come te”, ha sottolineato Timperi, mostrando uno sketch del comico con Eva Herzigova. Una frase che ha dato spazio alla confessione del collega sul festival:
“Infatti io non ho mai fatto Sanremo. Più di una volta avevano fatto il mio nome e ogni volta i discografici, Dio li accompagni, hanno detto no”.
Il protagonista de I Fatti Vostri svela: “Ecco perchè non ho mai condotto Sanremo”
Senza peli sulla lingua, Giancarlo Magalli si è tolto qualche sassolino dalle scarpe, raccontando di essere stato vicinissimo alla conduzione del festival, ma i discografici l’avrebbero sempre osteggiato.
“Dicevano: ‘Magalli no, Magalli fa le battute e noi fatichiamo a fare il look dei cantanti poi lui con una battuta li distrugge'”.
Questo lo sfogo del conduttore romano che ha poi raccontato come sia il Comune di Sanremo che la Rai fossero d’accordo riguardo la sua conduzione della kermesse, ma “i discografici no”.
Giancarlo Magalli racconta in diretta su Rai2: “La censura per l’ironia si è rotta in rari casi”
Come accade ogni martedì, anche oggi il noto conduttore ha catalizzato l’attenzione del pubblico de I Fatti Vostri, dopo il pasticcio di Anna Falchi, con un racconto ricco di informazioni, aneddoti e retroscena sfiziosi. Ha proseguito infatti il suo racconto su Sanremo, ricordando:
“Non l’ho mai fatto. Questa censura contro l’ironia si è rotta solo in rari casi, tra cui quello di Raimondo, poi c’è stato anche Bonolis e Chiambretti”.
Ha poi specificato, con l’ironia che lo contraddistingue:
“Però si dovevano portare la vittima da casa ed esercitare l’ironia solo sulla vittima”.
Ha concluso il suo intervento nella piazza di Rai2 ricordando la conduzione del festival di Vianello nel 1998:
“Raimondo in quel Sanremo fu fantastico, il più divertente che io ricordi”.