Striscia la notizia, chiusura anticipata: “La Rai si adegui”, ecco cosa succede
Il tg satirico mantiene la promessa e chiude prima: si alzano le voci contro la Rai
Negli ultimi anni la prima serata delle reti televisive principali è iniziata ad orari assurdi soprattutto per chi l’indomani deve andare a scuola, al lavoro o svolgere i propri impegni. Se fino all’anno scorso, ad esempio, Striscia la notizia terminava non prima delle 21:45, e di conseguenza la prima serata iniziava quasi alle 22:00, quest’anno le cose sono decisamente cambiate. Come annunciato infatti da Antonio Ricci a settembre, durante la conferenza stampa di presentazione, il tg satirico ogni sera sta terminando massimo alle 21:25. Cosa che invece non succede in Rai dove l’inizio dei programmi si aggira intorno alle 20:40. Una telespettatrice ha scritto alla posta di Nuovo Tv congratulandosi con il tg satirico e bacchettando la Rai. Prontamente il settimanale ha risposto:
“La Rai, ovvero la Tv pubblica, si adegui anticipando l’inizio della prima serata”.
I telespettatori entusiasti del nuovo orario di chiusura di Striscia la notizia: “E’ una questione di rispetto”
Certamente la signora Eleonora da Ferrara, che ha scritto al settimanale in questione, non è l’unica ad apprezzare la chiusura anticipata del tg satirico e di conseguenza la messa in onda della prima serata. Sul web sono in molti a gioire di tale cambiamento. E mentre il tg satirico continua a consegnare tapiri, e a portare avanti le sue preziose inchieste, la Rai di cambiare non sembra averne intenzione.
“E’ una questione di rispetto per i telespettatori che il giorno dopo devono andare a lavorare”
scrive la lettrice. Poi si congratula con il tg satirico sperando addirittura che quest’ultimo possa finire piano piano ancora prima. “Spero che la Rai faccia lo stesso al più presto” conclude.
L’importanza della televisione nella società: “Andiamo a letto più tardi per colpa della programmazione”
Come già detto nel primo paragrafo il settimanale ha risposto alla lettrice e ha preso posizione sulla questione che riguarda anche Striscia la notizia schierandosi a favore del pubblico che chiede a gran voce un orario più decente in cui fare iniziare i programmi della prima serata. Il settimanale ricorda poi l’importanza della televisione nella società, da sempre, visto che ha contribuito all’alfabetizzazione e ha creato e condizionato parte della cultura, oltre che le abitudini quotidiane. E proprio su questo aggiunge:
“Se oggi tutti andiamo a letto più tardi è anche per colpa di una programmazione che rispetta orari assurdi, inconciliabili con chi ha una vita fatta di lavoro, di studio e di impegni”.