Matteo Alviti a La vita in diretta, sfiorato dal razzo: “Bruttissimo”
A La vita in diretta il giornalista che durante un collegamento con il TG1 è stato sfiorato da un razzo
Vissuti momenti di terrore ieri sera durante l’edizione delle 20.00 del TG1 condotta da Giorgia Cardinaletti, quando il giornalista Matteo Alviti, in collegamento da Israele, esattamente da Ashkelon, si è salvato miracolosamente dalla caduta di un razzo che per pochi secondi non lo ha colpito: “E’ stato un momento difficilissimo. Siamo stati fortunati” ha dichiarato oggi il giornalista a La vita in diretta, collegandosi con Alberto Matano.
Il razzo è caduto a pochi passi dall’auto che noi della troupe avevamo noleggiato. Ci eravamo allontanati dalla macchina da 13 secondi soltanto
ha spiegato, ancora sotto choc.
Matteo Alviti: “Fortunati e sfortunati allo stesso tempo”, il racconto da brivido
“Siamo stati sfortunati perchè il razzo è caduto a soli quattro passi dall’auto, che avevamo appena parcheggiato. Ma anche e soprattutto molto fortunati, perchè abbiamo avuto quei dieci secondi di tempo che ci hanno salvato la vita” ha dichiarato Matteo Alviti oggi a La vita in diretta, sottolineando:
Se non avessimo avuto quei dieci secondi di tempo, oggi non sarei qui a raccontarti quello che è successo…
“Erano le 17.00 e Hamas aveva inusualmente annunciato un intenso attacco sulla città di Ashkelon, che si trova a dieci chilometri dalla Striscia di Gaza, e alle 17.00 in punto, appena siamo tornati da una città vicina dove abbiamo fatto delle interviste, sono iniziati a cadere i razzi” ha dichiarato inoltre il giornalista del TG1, parlando di un bombardamento intensissimo con decine di razzi lanciati assieme. Alviti ha spiegato inoltre che i razzi totali sono stati più di cento ieri pomeriggio nel momento in cui ha vissuto sulla sua pelle la terribile esperienza, tant’è che il sistema antimissilistico che da anni protegge Israele, non è riuscito ad intercettarli tutti.
La vita in diretta, il giornalista sfiorato dal razzo: “Costretti a chiuderci in hotel”
“Israele ancora non ha il pieno controllo del territorio perchè continuano ad infiltrarsi terroristi di Hamas” ha poi spiegato Matteo Alviti nel collegamento con Alberto Matano, raccontando anche che all’inizio della serata lui e i suoi colleghi hanno sentito alcuni spari nei pressi dell’albergo nel quale alloggiano e sono stati costretti a chiudersi al buio nelle camere spegnendo anche i cellulari: “Per noi sono stati attimi di terrore, ci siamo dovuti nascondere e renderci invisibili” ha detto il giornalista, ancora visibilmente scosso per la difficilissima giornata di ieri.