Emanuel Lo ci va pesante con Todaro ad Amici: “Presa in giro”, c’entra Elia
Raimondo Todaro nel mirino del collega che lancia la bomba ma poi smussa: “Senza essere offensivo”
In attesa della nuova puntata di Amici 23 il docente di latino americano ha mandato un compito ad Elia, che subito è andato a parlarne con il suo insegnante. Visto che Raimondo aveva detto di trovare il ballerino forzato Emanuel Lo ha subito detto che secondo lui non è così e che anzi ha scelto l’allievo proprio per il suo movimento particolare che va oltre quelli classici di tutti. Ma non è finita qua perché nella lettera Raimondo parlava di una coreografia con un po’ di tecnica mentre secondo il docente di hip hop la tecnica è abbondante. Queste le sue parole:
“A questo punto mi viene pure il dubbio che sappia dove sia la tecnica nel modern, senza essere offensivi. […] Un compito del genere è una presa in giro, è andato fuori strada”.
L’insegnante di Amici non è convinto dell’allievo: “Faccio fatica a decifrarti”
Nella lettera di motivazione che il docente di latino americano ha inviato ad Elia viene detto che sì, l’allievo di Emanuel Lo ha sicuramente uno stile molto personale, il che per Raimondo è un pregio, ma non l’ha convinto ancora pienamente. “Sono passate due puntate e ancora faccio fatica a decifrarti” scrive Raimondo Todaro che si prenderà una rivincita nella prossima puntata zittendo finalmente i colleghi. Il docente prosegue scrivendo che questo “voler essere particolare” del ballerino non l’ha coinvolto, impressionato o lasciato emozioni. “Il risultato per me non è sufficiente” conclude Raimondo. Infine spiega di avergli dato questo compito per capire se può esserci dell’altro nel ballerino altrimenti se questo è davvero tutto quello che ha da offrire secondo lui non può bastare per avere lunga vita nella scuola.
Elia replica alle parole del docente: “Sembra una cosa forzata ma non lo è”
Dopo aver finito di leggere la lettera di Raimondo Todaro l’allievo di Amici 23 ha detto che ad averlo colpito di più è il fatto che il docente pensi che i suoi movimenti o il suo stile particolare siano qualcosa di forzato.
“Non è che lo faccio perché voglio esserlo. Io ricerco magari un significato nel movimento, quello sì, ma non perché voglio impressionare ma perché è bello, è un altro modo di raccontare”
ha spiegato il ballerino. Poi ha visto la coreografia assegnatogli e ha detto apertamente che non è in grado di farla perché ci sono passaggi tecnici davvero difficili. Tuttavia lui e il suo insegnante hanno deciso di accettare il compito.