Amici per la pelle, storia vera. Filippo: “Trapianto? Ho vissuto un incubo”

Filippo Laganà interpreta se stesso e nel film racconta la sua vera storia: “Credo sia la prima volta”

C’è grande curiosità intorno al film Amici per la pelle che andrà in onda stasera su Rai1. Si tratta di una storia vera che narra la vicenda di Filippo a cui quattro anni fa è stato diagnosticata improvvisamente il morbo di Wilson e ha rischiato la vita. Filippo interpreta dunque se stesso nel film mentre ai genitori prestano il volto Massimo Ghini e Nancy Brilly. Intervistato dal settimanale Di Più Tv il giovane attore dice:

“Credo che sia la prima volta che un attore interpreti se stesso in un film che racconta la sua vita. E’ stato bello ma anche difficile”.

In particolare l’attore non nasconde le difficoltà quando le riprese si sono svolte nella stessa sala operatoria dei reparti del Policlinico di Tor Vergata “dove ho vissuto quell’incubo”.

Il protagonista di Amici per la pelle come sta oggi? “Ho ripreso in mano la mia vita”

Come si vedrà nel film la vita di Filippo Laganà nella realtà è stata sconvolta quattro anni fa quando, a ventiquattro anni, è stato colpito da un malore improvviso con dolori fortissimi al fegato per i quali è stato ricoverato d’urgenza. In quel momento ha scoperto di soffrire di una grave malattia, il morbo di Wilson, e di avere bisogno urgentemente di un trapianto di fegato altrimenti non avrebbe potuto vivere. Nel corso dell’intervista al settimanale sopracitato il giovane attore emergente racconta che dopo il trapianto ha vissuto un anno dentro e fuori l’ospedale. Poi aggiunge:

“Oggi sto bene. Ogni mattina ho una pasticca che mi aspetta, ma ho ripreso in mano la mia vita e il mio lavoro. Anzi i miei lavori”.

Il rapporto di Filippo Laganà con il padre: “Ci siamo sostenuti a vicenda”

Nella realtà, e come verrà raccontato anche nel film Amici per la pelle, il protagonista è molto legato al papà. Quest’ultimo, che nella realtà è l’attore Rodolfo Laganà, avrà il volto di Massimo Ghini e nel film si chiamerà Giovanni. E proprio Rodolfo lotta da anni con la sclerosi multipla che adesso lo costringe a muoversi con la sedia a rotelle. Padre e figlio hanno dunque la passione per la recitazione ad unirli. E proprio sul rapporto con il padre il giovane attore aggiunge:

“Ci siamo sostenuti a vicenda, con amore, nelle prove difficili che la vita ci ha presentato, come vedrete nel film”.