Gina Lollobrigida, nuovi retroscena da Andrea Piazzolla: “Ho un rimpianto”
Gina Lollobrigida causa della morte, l’assistente confessa: “Ho un solo rimpianto”
La morte dell’ultima grande diva, ad eccezione di Sophia Loren e poche altre, del cinema italiano e non solo, ha nuovamente portato a galla la disputa legale che dura da anni tra il suo assistente Andrea Piazzolla ed il figlio Andrea Milko Skofic. Battaglia legale fatta più aspra adesso che l’attrice non c’è più. E di questo e dell’amicizia che li legava ne ha parlato proprio Piazzolla in lunga intervista al magazine Chi dove innanzitutto ha ripercorso gli ultimi giorni di vita della ‘Lollo’:
“Abbiamo condiviso tutto, dagli amici ai viaggi, al lavoro. Ma ho un unico grande rimpianto: l’ho accompagnata a fare una TAC ed ho chiesto ai medici di non usare il mezzo di contrasto. Ma mi hanno detto che non era possibile. Pare che il mezzo di contrasto iniettato nelle vene, possa averle bloccato i reni.”
“Non era felice di rivedere il figlio e il nipote”: nuovi retroscena di Andrea Piazzolla
L’assistente di Gina Lollobrigida durante l’intervista è un fiume in piena. Non solo ha raccontato nei dettagli gli ultimi giorni di vita dell’artista, la causa del decesso è dovuta ad un blocco renale, ma anche i rapporti con il figlio Andrea Milko Skofic ed il nipote Dimitri i quali si sono riavvicinati a lei nell’ultimo periodo, quando si è rotta il femore.
“No, non era felice di rivederli. Diceva addirittura di sentirsi a disagio con loro. Spesso c’erano lunghissimi silenzi tra madre, figlio e nipote” ha rivelato Piazzolla che poi alla domanda se fosse lui, invece, ad essere stato imbarazzato ha risposto: “Nessun imbarazzo da parte mia. Forse loro erano in difficoltà”.
Il 35enne, poi, è tornato a parlare della Lollobrigida a cui lei e la moglie Adriana erano molto legati tanto da ver dato proprio il nome Gina alla loro figlia.
L’assistente di Gina Lollobrigida ne è sicuro: “Non temo una condanna”
Ritornando, infine, alla questioni legali Andrea Piazzolla si è detto sicuro di non temere nessuna condanna: “No. Perché so come sono andate le cose. È stata offesa per anni dalla famiglia, dal figlio e dal nipote, e da una parte della stampa. Ma anche dalla giustizia. Abbiamo passato anni infernali. Le è stata anche negata la possibilità di scegliere un avvocato.” Nel frattempo proprio ieri è stato aperto il testamento dell’attrice con le sue ultime volontà e non sono mancate delle clamorose soprese.