I Fatti Vostri, Salvo Sottile colpito dal dramma di un ospite: “Rammarico”
Il conduttore de I Fatti Vostri torna sul celebre caso
Oggi martedì 17 gennaio è andata in onda una nuova puntata de I Fatti Vostri su Rai2. Salvo Sottile si è reso protagonista di una intervista decisamente interessante, visto che nella trasmissione del secondo canale è intervenuto il fratello di Emanuela Orlandi, Pietro. Nei giorni scorsi infatti è stato aperto il caso risalente a 40 anni fa, quando la giovane Emanuela, quindicenne e cittadina vaticana, è scomparsa nel nulla. Salvo Sottile e Anna Falchi hanno così spalancato le porte a Pietro, con il giornalista che ha introdotto l’intervista: “Qualche giorno fa a distanza di 40 anni il tribunale del vaticano ha aperto un’inchiesta su quella scomparsa. Pietro so che ha un grande rammarico che risale ai momenti dell’uscita di casa di Emanuela” le parole dell’ex mezzobusto del TG5 che ha fatto poi accomodare il suo ospite, accompagnato dal giornalista Fiore De Rienzo nel format di Rai2.
Salvo Sottile davanti a una confessione dolorosa: “Ricordo quel giorno come se fosse ieri”
Il conduttore de I Fatti Vostri è poi passato a raccogliere i ricordi di Pietro Orlandi, in questi giorni intervistato da diversi organi di stampa per comprendere il suo pensiero sull’apertura del caso legato alla scomparsa della sorella Emanuela. “Ricordo quel giorno come se fosse ieri. Emanuela mi chiese di accompagnarla a scuola – ha ricordato l’uomo interagendo con Salvo Sottile -, io non potevo. Uscì di casa sbattendo la porta, mi mandò a quel paese e io mi son sempre domandato se l’avessi accompagnata magari non sarebbe successo nulla”. Orlandi è poi passato a discutere la scelta del tribunale del Vaticano.
L’ospite ammette: “Erano anni che chiedevamo l’apertura dell’inchiesta”
Salvo Sottile, che nelle scorse ore ha dato una notizia straordinaria agli spettatori collegati con I Fatti Vostri su Rai2, ha poi proseguito l’intervista all’ospite intervenuto nella piazza. Pietro Orlando ha commentato in questo modo la scelta di intervenire per far luce su uno degli eventi di cronaca più dubbiosi della storia italiana: “Non credo che questa sia una coincidenza, erano due o tre anni che chiedevamo l’apertura di un’inchiesta”. Per arrivare alla verità il fratello di Emanuela Orlandi ha ammesso di essersi spinto molto in fondo: “Avevamo scritto anche a Papa Francesco e lui ci ha risposto dicendo di rivolgerci al tribunale vaticano. Per un anno non ci hanno mai detto nulla poi all’improvviso è arrivata questa comunicazione che noi abbiamo saputo tramite la stampa”. Presto si potrebbe arrivare a qualche nuova conclusione.