GF Vip, struggente storia di Dana Saber: “Abbandonata e emarginata”

Il passato difficile della concorrente del reality show: “Era sola e disperata”

Tra i concorrenti del Grande Fratello Vip giunto alla sua settima edizione c’è anche Dana Saber, la modella italo-marocchina che nella casa di Cinecittà non sta andando d’accordo con parecchi compagni di gioco. La gieffina ha alle spalle un passato difficile, visto che a raccontarlo sulle pagine del settimanale Di Più è stata la sua seconda mamma Katica Linza, che ha fatto sapere di averla presa in adozione nel 2010 in una comunità:

“Era sola, disperata. Non sapeva che cosa aspettarsi dal futuro e aveva bisogno di una mamma, di amore, di una casa che la accogliesse”.

Lo sfogo della seconda madre della modella: “Ho temuto che frequentasse brutte compagnie”

Dana Saber che sta dimostrando di avere un forte carattere nel reality in onda su Canale 5 e che di recente ha avuto un duro sfogo, ha un passato sofferente. La signora Katica Linza, colei che l’ha adottata, ha rotto il silenzio a Di Più, rivelando di averla accolta nella sua famiglia quando non era ancora maggiorenne. La modella marocchina il cui vero nome è Dounia Rouhani, non vede dal 2015 la donna che l’ha fatta entrare nella sua vita, ma si sentono spesso al telefono. La signora sulla presenza della 29enne al programma ha svelato:

“Non sapevo che sarebbe entrata. Poco male, almeno adesso so dove si trova, che cosa sta facendo, che è fra persone perbene, perchè per un certo periodo è stata in giro tra Dubai e Parigi e ho temuto che frequentasse brutte compagnie“.

Dana Saber ha vissuto in una comunità: retroscena svelati dalla donna che l’ha cresciuta

La signora Katica Linza ha raccontato cosa disse la modella quando chiese il suo affido: “Inizialmente si mostrò diffidente. Pensava che non potessero esistere persone disposte a volerle bene. Era spaesata, incredula che potesse accaderle qualcosa di così bello”. Fu subito amore tra la 29enne e la figlia della sua madre adottiva: “Diventarono come sorelle, e mi si apriva il cuore a vederle insieme”. Lo sguardo di Dounia con il passare del giorni divenne sereno: “I fantasmi del suo passato sembrarono allontanarsi”. La gieffina fu abbandonata dal padre quando aveva circa quindici anni:

“Aveva deciso di rifarsi una vita con un’altra donna che però non accettò lei. La bambina per qualche tempo visse emarginata. Non c’era chi si occupasse dei suoi problemi. I servizi sociali intervennero e si presero cura di lei. La facero ospitare in una comunità”.