Francesco Facchinetti, incidente mortale dell’amico: “Lasciato ore sull’asfalto”
Incidente mortale, il produttore si scaglia contro la burocrazia: “Lasciato 5 ore sull’asfalto per un cavillo”
Nelle scorse ore c’è stato un tragico incidente stradale a Saronno costato la vita ad un giovane trentenne fratello di un caro amico del cantante. E proprio Francesco Facchinetti, furioso e deluso come non mai ha affidato al suo profilo Instagram un lungo sfogo sul luttuoso evento rivelando che per un cavillo burocratico il corpo del ragazzo è stato esposto sull’asfalto per ore.
“Per un cavillo burocratico la salma è rimasta sull’asfalto per cinque ore davanti ai propri familiari.”
ha rivelato arrabbiato Facchinetti che poi ha aggiunto:
“Qual era questo cavillo burocratico? Che si trovava in una zona di confine tra Como, Milano e Varese e carabinieri e ambulanza non sapevano chi di loro dovesse prendere la salma.”
Francesco Facchinetti sconvolto dalla morte dell’amico, condanna: “I familiari lo vedranno martedì”
La tragica vicenda che ha vito coinvolto il fratello di caro amico del produttore discografico, morto in seguito ad un incidente in moto, ha lasciato l’amaro in bocca non solo per l’evento tragico in se ma soprattutto per ciò che è successo dopo a causa di cavilli burocratici. Per una questione di competenza il corpo del giovane è rimasto sull’asfalto dalle dalle 13 alle 17, davanti ai familiari successivamente è stato portato all’obitorio di Busto Arsizio ma il calvario dei familiari non è finito perché i genitori ed il fratello possono vederlo solo dopo l’autopsia fissata inizialmente per lunedì e poi rinviata a martedì.
Il cantante fa un appello disperato: “Date la possibilità al mio amico di vedere il fratello”
Infine Francesco Facchinetti (che di recente ha smentito la sua partecipazione in un noto reality) ha rivolto un appello a chiunque potesse fare qualcosa di intervenire: “Date la possibilità al mio amico ci vedere il fratello. Per una volta tirate fuori le p***e e fate la scelta giusta.” Aggiungendo poi un’amara riflessione sul nostro Paese dove poche cose funzionano e dove nonostante le tasse pagate non ci sono dei servizi adeguati. Insomma non è un Paese dove lui, ma non solo, vorrebbe far vivere e crescere i suoi figli.