Gomorra, Salvatore Esposito replica alle critiche: “Occhi chiusi sulla realtà”
Salvatore Esposito replica alle critiche per Gomorra: “Con arroganza i detrattori chiudono gli occhi sulla realtà”
Con la fine di Gomorra si è chiusa un’epoca. La serie italiana più esportata e amata nel mondo ha chiuso i battenti con il drammatico finale dal sapore di realtà, che ha lasciato un messaggio forte e chiaro riguardo al mondo del crimine. Salvatore Esposito, protagonista assoluto di Gomorra fin dalla prima edizione, per sposare il progetto e abbracciare finalmente il suo sogno da attore, anche se con il termine della serie si chiude un’epoca che lo ha portato al successo. Intervistato da Il Giornale, Salvatore Esposito ha voluto replicare una volta per tutte agli ‘haters’ di Gomorra, che hanno criticato l’assenza dello stato nella serie ideata da Saviano:
È una critica faziosa e strumentale. A volte con arroganza i detrattori chiudono gli occhi sulla realtà. In Gomorra c’è l’arresto di Pietro Savastano, c’è un pm che indaga e arresta, ci sono i blitz della polizia e le retate. Questa cosa è se non presenza dello stato?
Gomorra 5, Salvatore Esposito ammette: “Genny è una maschera che si è evoluta o involuta”
Proseguendo l’intervista concessa al quotidiano Il Giornale, Salvatore Esposito si è poi espresso sul personaggio tanto amato che ha interpretato nell’arco delle cinque stagioni di Gomorra. Gennaro Savastano, per tutti Genny, il figlio del boss Pietro Savastano, è cresciuto di stagione in stagione e Salvatore Esposito si è così espresso sui salti in alto del suo personaggio: “Genny è una maschera che si è evoluta, o involuta, da stagione a stagione”.
Salvatore Esposito rivela: “Ecco la prima scena che mi viene in mente quando penso a Gomorra”
Salvatore Esposito, che ha salutato in maniera estremamente commovente il personaggio di Genny dopo la puntata finale di Gomorra, parlando a Il Giornale ha svelato la prima scena che gli torna in mente quando ripensa alla famosa serie Sky: “Gomorra 1, quando Genny, istruito da Ciro, tenta di uccidere (senza riuscirci) un tossicodipendente”.