Mare Fuori 2, l’attore di Edoardo anticipa: “Gli equilibri si spezzano”
Mare Fuori 2 anticipazioni, l’attore di Edoardo Conte (Matteo Paolillo) rivela: “Evoluzione del mio personaggio”
Tutto è pronto per la terza puntata di Mare Fuori 2, la serie di Rai2 giunta alla sua seconda stagione. In attesa della nuova puntata di Mare Fuori 2 in onda stasera in prima serata, dalle 21:20, su Rai2, uno dei protagonisti si è raccontato sulle pagine di Tele Sette. Si tratta del giovane attore Matteo Paolillo che nella serie interpreta Edoardo Conte, in un ruolo piuttosto difficile. Sul suo personaggio, al quale deve il vero successo e la popolarità, l’attore dice:
“In questa stagione c’è un’evoluzione del mio personaggio. Con la morte di Ciro, il capo, gli equilibri si sono spezzati ed Edoardo fatica a imporsi. Ma è molto determinato, passa in secondo piano la passione per le donne perché il suo unico grande traguardo è diventare un leader”.
Mare Fuori 2, Matteo Paolillo anticipa: “Edoardo vuole onorare l’impegno con Ciro”
Nel corso delle prime puntate di Mare Fuori 2 si è già vista una differenza nel personaggio di Edoardo Conte, rispetto al passato. Il ragazzo, interpretato da Matteo Paolillo, è molto concentrato sul ruolo di leader al quale ambisce. Posto che tocca a lui visto che in Mare Fuori 2 Ciro non c’è più. A tal proposito l’attore Matteo Paolillo svela:
“Ciro aveva detto ad Edoardo ci prenderemo Napoli. E lui vuole onorare l’impegno. Mare Fuori fa riflettere su quanto l’ambiente esterno condizioni le scelte che facciamo e quanto sia sottile il confine tra giusto e sbagliato”.
Mare Fuori, Matteo Paolillo lancia un messaggio: “Bisogna dominare la rabbia”
Oltre alla passione per la recitazione Matteo Paolillo ha anche quella per la musica. Tanto che l’attore di Mare Fuori 2 ha già diverse produzioni in atto con lo pseudonimo Icaro. Tra i suoi nuovi singoli c’è “Amare chi fa male” e nel videoclip si vedono proprio i ragazzi di Mare Fuori. In attesa della terza puntata di Mare Fuori 2 il giovane attore dice:
“Bisogna dominare la rabbia tentando di incanalare questo flusso energetico in qualcosa che non è violento, attraverso la musica, l’arte e lo sport”.