Paolo Conticini: “Vorrebbero saperlo tutti!”, la curiosità su Cash or Trash

Paolo Conticini, il retroscena su Cash Or Trash: “Tutti vorrebbero saperlo!”

Il bravissimo attore Paolo Conticini sta diventando sempre di più un volto popolare della nostra tv. L’artista è infatti da ormai qualche settimana in onda tutte le sere sul Canale Nove con Cash Or Trash-Chi offre di più?. Una scommessa intrigante che sta appassionando molti telespettatori, il programma di Paolo Conticini infatti sta ottenendo consensi importanti anche grazie alla innovativa formula portata nel programma dall’attore. Paolo Conticini ha rilasciato una sorta di intervista doppia al settimanale Confidenze insieme a sua moglie Giada Parra, che ormai da 26 anni condivide il quotidiano con l’attore.

Perché guardare Cash Or Trash? E’ un programma accattivante. Chi non ha un oggetto in casa o in soffitta di cui vorrebbe sapere il valore?

ha affermato Paolo Conticini, mentre sua moglie Giada ha optato per una risposta ironica: “Io guarderei Cash or Trash perché il conduttore è bravissimo e spiritoso”.

Paolo Conticini lo ha rivelato: “Ecco cosa conservo a casa”

Il copione per un attore è come la bicicletta per un ciclista, come il pallone per un calciatore e un microfono per il cantante. Paolo Conticini ha concesso una interessante intervista insieme alla moglie Giada Parra al settimanale Confidenze e ha rivelato il suo rapporto speciale con i copioni, un oggetto molto importante per l’artista: “Li ho conservati tutti fin dal primo film e ci tengo molto, sarei disposto a metterli all’asta solo per beneficenza” – ha confessato il conduttore di Cash Or Trash alla rivista – .

Paolo Conticini confessa: “Avrei voluto fare il veterinario”

Non sempre le cose vanno come immaginiamo o speriamo. A Paolo Conticini è andata anche meglio nella vita, il conduttore di Cash Or Trash, che ha rivelato un curiosissimo retroscena nei giorni scorsi, ha aperto il suo cuore al settimanale Confidenze: “Cosa volevo fare da piccolo? Il veterinario, anche se mio nonno diceva che al massimo sarei diventato vetraio”.