Storie Italiane, Maria Teresa Ruta choc: “La mia vita invalidata da una violenza”
Maria Teresa Ruta, il racconto choc a Storie Italiane: “La mia vita invalidata da una violenza”
La grandissima Maria Teresa Ruta è stata ospite questa mattina nella nota trasmissione di RaiUno Storie Italiane. L’occasione è stata utile per riportare alla luce un dramma vissuto in prima persona dalla giornalista, una spiacevole situazione, un abuso, in cui purtroppo si sono ritrovate tante donne. Maria Teresa Ruta, mamma di Guenda Goria ed ex moglie di Amedeo Goria, ha ricordato quanto vissuto in passato, una drammatica vicenda narrata anche nel corso dell’avventura nella casa del Grande Fratello Vip dello scorso anno. Così ha parlato la conduttrice davanti ad Eleonora Daniele:
Tutto è iniziato con un tentativo di furto riuscito ovviamente. Poi hanno detto: «Con questa ci divertiamo». Alle mie urla non è arrivato nessuno perché era una zona isolata. Io posso semplicemente dire che non ci si riprende mai, la mia vita è stata invalidata da questa violenza
Storie Italiane, la confessione drammatica di Maria Teresa Ruta: “Mi sono difesa come un leone”
Scendendo più nei dettagli di questo episodio veramente triste e doloroso, Maria Teresa Ruta ha spiegato ancora meglio l’accaduto, raccontando come andarono le cose quella notte di circa 30 anni fa: “Avevo dei jeans molto stretti e mi sono difesa come un leone, è stato difficile togliermeli. Però che non si chieda mai più ad una donna come era vestita in una situazione del genere, è una domanda che ti annulla. Erano altri tempi e non c’è lo studio che c’è adesso, ma io avevo paura di dare un dispiacere ai miei genitori” – ha raccontato la conduttrice nel programma Storie Italiane – .
Maria Teresa Ruta fa un appello a Storie Italiane: “Bisogna assolutamente denunciare”
Ospite a Storie Italiane, Maria Teresa Ruta ha voluto accodarsi al racconto drammatico di Aida Yespica, facendo un importante appello rivolto a tutte le donne che si sono ritrovate a subire degli abusi: “Bisogna assolutamente denunciare, senza vergogna”.