Al Bano interviene sulla polemica dei vaccini Covid a Live Non è la d’Urso: “Non mi sta bene”
Ultima puntata per Live Non è la d’Urso ed un interessante nuovo talk sta intrattenendo i telespettatori di Canale 5. Al centro della discussione ci sono i vaccini Covid e la gestione organizzativa di questi ultimi. Ospite questa sera è Al Bano, che sta ancora aspettando la sua dose di vaccino. Il cantante si è mostrato molto critico su come l’Italia sta gestendo la situazione. Soprattutto quando Barbara d’Urso ha mostrato un grafico. Quest’ultimo dimostra che, se si continua con questa gestione, l’immunità arriverà a marzo 2022, cioè tra un anno. Dunque Al Bano a Live Non è la d’Urso ha detto:
“Sentire che l’immunità arriva a marzo 2022 non mi sta bene. Mi arrabbio”.
Al Bano, dura critica al governo sulla campagna vaccinale: “Perché l’Italia non fa la stessa cosa?”
Durante il talk di Live Non è la d’Urso sono state mostrate due inchieste. Una di queste dimostra come in molte zone d’Italia non si riescono a fare i vaccini perché mancano le dosi. Come anche Al Bano ha fatto notare qualcosa nelle trattive deve essere andato storto. Dunque Al Bano ha parlato del metodo attuato da Israele. A detta del cantante, Netanyahu, Primo ministro israeliano, ha agito nel modo migliore. Ovvero contattando direttamente i produttori di vaccini per approvvigionarsi di altre doti. “Perché l’Italia non fa la stessa cosa?” ha esclamato spazientito Al Bano.
Al Bano a Live Non è la d’Urso: “Il Covid rappresenta la terza guerra mondiale”
Nella nuova puntata di Live Non è la d’Urso si è poi commentata la seconda inchiesta. Questa riguarda alcuni furbetti dei vaccini e chi spera di saltare le file. Mostratosi parecchio contrariato Al Bano ha costatato come l’Italia sia sempre il fanalino di coda in queste situazioni. Poi Al Bano fa un annuncio e chiede al governo maggiori sforzi organizzativi. Infine Al Bano a Live Non è la d’Urso ha aggiunto: