Verissimo, il dramma di Noemi: “Avevo perso il controllo sulla mia vita”
Noemi fa una confessione a Verissimo: “Mi sembrava di aver perso il controllo sul mio corpo”
Noemi è la prima ospite speciale di questa nuova puntata di Verissimo. Reduce dal successo di Sanremo 2021, Noemi, dopo aver cantato il suo brano, Glicine, è pronta a raccontarsi a cuore aperto nel salotto di Silvia Toffanin. Tutti hanno notato l’evidente cambiamento della cantante, che lei stessa rivela non essere stato solo fisico ma una vera e propria metamorfosi. Noemi racconta di aver sentito quasi come un istinto di sopravvivenza che l’ha spinta a fare questo grande passo per se stessa, un cambiamento che l’ha portata fuori da quella ‘anestesia emotiva’, come la definisce la conduttrice, che ha caratterizzato l’ultimo periodo. “Negli ultimi anni mi sembrava di perdere il controllo sulla mia vita, mi sembrava di aver perso il controllo su quello che facevo, sul mio corpo, in maniera inconscia mi ha appesantito, come nelle sabbie mobili, l’ho vissuta così”.
Verissimo, Noemi vittima degli attacchi di panico: “La musica mi ha salvata”
Noemi racconta a Silvia Toffanin di aver sofferto di attacchi di panico, e spiega che un episodio le è capitato anche durante una delle sue partecipazioni al Festival di Sanremo, e precisamente nel 2012. Poco prima di salire sul palco, Noemi ammette di essere stata assalita dall’ansia, al punto che: “Mi sentivo fuori dal mio corpo”. Una sensazione strana che la cantante ha sperimentato perché si sentiva aggredita dall’ansia. “La musica mi ha salvata”, ammette Noemi, rivelando che solo concentrandosi sulla sua canzone è riuscita a superare quel momento e salire sul palco dell’Ariston.
Noemi sul marito Gabriele ammette: “È stato molto importante”
Noemi, la prima dei tanti ospiti di questa puntata di Verissimo, spiega a Silvia Toffanin che una persona fondamentale in questo suo percorso di cambiamento, è stato il marito Gabriele. “È stato molto importante”, spiega la cantante, affermando che il marito è stata la persona a sostenerla maggiormente durante la sua metamorfosi, ma non solo, durante i periodi di ‘immobilità’, come li definisce Noemi, era lui che le dava la spinta per andare avanti.