Striscia la notizia, Rajae Bezzaz sulla vita privata: “Grande umiliazione”
Rajae Bezzaz di Striscia la notizia, triste confessione sulla vita privata: “Subii una grande umiliazione”
Rajae Bezzaz è nota come inviata di Striscia la notizia, ma prima di arrivare al Tg satirico di Antonio Ricci, la sua vita non è stata tutta rose e fiori anzi ha dovuto iniziare a lavorare già a 15 anni per mantenersi ed ha avuto dei contrasti con la sua famiglia, soprattutto con il padre per via del loro modo di intendere la religione. L’inviata, inoltre, in un’intervista a Gente ha confessato di aver subito molte umiliazioni da ragazzina e soprattutto una è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso. Rajae Bezaz ha raccontato di aver perso la verginità con un uomo molto più grande di lei a cui fu affidata dalla sua famiglia, e che quest’ultimo vedendola afflitta le offri di pagare la riparazione dell’imene per sistemare tutto:
“Quella fu l’ultima umiliazione subita, la più grande.”
Striscia la notizia, Rajae Bezzaz ammette: “Nelle relazioni mi manca l’aria”
Rajae Bezzaz ha continuato l’intervista ammettendo come la terribile esperienza subita unita al rapporto conflittuale con il padre, al quale per 10 anni non ha rivolto la parola, l’abbiamo segnata.
“L’ho ritrovato solo la scorsa estate. La sua assenza ha lasciato qualche traccia nel mio inconscio. Ho un sacco di amici uomini ma, quando la relazione si fa più intima, inizia a mancarmi l’aria”
ha confessato l’inviata di Striscia la notizia (da lunedì condotta da Michelle Hunziker e Gerry Scotti), aggiungendo come da adolescente sia stata ribelle e che abbia sempre cercato di crearsi una sua dipendenza economica per essere libera.
Striscia la notizia, Rajae Bezzaz spiega: “Nei miei servizi cerco di abbattere le barriere”
Rajae Bezzaz alla fine è riuscita a raggiungere i suoi scopi e adesso è una tra i più noti inviati di Striscia la notizia. E proprio sui suoi servizi al Tg satirico, su cui di recente ha replicato alle critiche, ha ammesso: “Il mio obbiettivo è sempre stato quello di abbattere le barriere dei due mondi a cui appartengo. La strada dev’essere l’inclusione.”