Claudio Gioè, amara confessione: “Ho perso pezzi della mia vita”
Claudio Gioè svela il motivo del ritorno in Sicilia: “Perdi un’età adulta di relazioni con i familiari”
Claudio Gioè, protagonista di Màkari, la nuova fiction di Rai 1, in una recente intervista sul settimanale Chi, ha svelato i motivi, dietro la sua scelta di tornare a vivere nella sua Sicilia, dopo tanti anni. L’attore, così come il personaggio che interpreta, Saverio Lamanna, ha sentito l’esigenza di tornare nella sua terra. Claudio Gioè si è trasferito a nella capitale a 18 anni, per inseguire il suo sogno, recitare, ma questo inevitabilmente ha portato a dover fare delle rinunce, a doversi allontanare dalla propria famiglia, dalle proprie origini. “Avevo già perso pezzi della mia vita andando a Roma a 18 anni. Perdi un’età adulta di relazioni con i familiari…il quotidiano che hai sacrificato, un po’ ti manca”, afferma Claudio Gioè, che ad oggi è contento di poter condividere la sua quotidianità con le persone che ama, soprattutto con sua nonna Mariella di 96 anni.
Claudio Gioè sull’attuale pandemia ammette: “Sono stato fortunato”
Claudio Gioè, racconta nella sua intervista come ha vissuto il lockdown. L’attore ammette: “Sono stato fortunato”, poiché in quel periodo si era da poco trasferito a Palermo, e avere un momento per fermarsi e riposare, gli ha fatto sicuramente bene. In più, essendo tornato nella sua città natale, ha potuto beneficiare della compagnia della sua famiglia, cosa che non sarebbe potuta succedere se fosse rimasto a Roma, dove affrontare la situazione da solo sarebbe stato abbastanza faticoso.
Claudio Gioè sull’ambientazione di Màkari: “Non è la Sicilia di Camilleri”
Màkari, la nuova fiction di Rai 1 con protagonista Claudio Gioè, ha come ambientazione la Sicilia e la trama segue una serie di casi da risolvere. Ovviamente non è mancato il paragone con la serie Il commissario Montalbano, ma in merito, Claudio Gioè ha voluto fare alcune precisazioni: “Non è la Sicilia immaginaria di Camilleri. Ma è normale che si faccia questo accostamento…La nostra Sicilia è contemporanea”.