La vita in diretta, strano inizio. Alberto Matano a Mentana: “Cominci tu?”

Alberto Matano ad Enrico Mentana per uno strano inizio de La vita in diretta: “Cominci tu?”

La parte ‘pop’ de La vita in diretta di oggi ha avuto uno strano inizio. Dopo la pubblicità che separa il primo segmento dall’ultimo, appena la luce è tornata ad accendersi su Alberto Matano, lui ha guardato un ospite alla sua sinistra e gli ha chiesto:

Comincio io o cominci tu?

Quell’ospite era Enrico Mentana. Il conduttore, dunque, ha in questo modo voluto manifestare il profondo rispetto che nutre nei confronti del collega, il quale, ironizzando, ha risposto:

Dai, inizia tu, voglio vedere come te la cavi.

Un bel siparietto tra due grandi dell’informazione passata e attuale. Se Enrico Mentana conta molti più anni di esperienza e giornalistica e televisiva, Alberto Matano, almeno in questo momento, sembra avviato verso un futuro altrettanto roseo. Che quello di oggi sia stato uno sorta di passaggio del testimone?

La vita in diretta, Enrico Mentana sulla gestione del virus: “E’ facile parlare dopo”

Dopo lo strano inizio, a La vita in diretta ‘pop’ di oggi si è accesa una discussione sulle modalità di gestione della pandemia adottate nel nostro Paese. Su due fronti opposti si sono trovati Enrico Mentana e Giovanna Botteri, entrambi ospiti di Alberto Matano. L’una attaccando senza attenuanti le scelte scellerate dei governanti e l’altro indorando la pillola:

E’ facile dirlo dopo. Era un virus sconosciuto e si potrebbe immaginare che forse si sarebbe comportato come altri coronavirus precedenti.

E voi, da che parte state?

Enrico Mentana spiega da Alberto Matano: “Non c’era uno spartito pregresso”

Al termine della puntata di ieri de La vita in diretta, Alberto Matano aveva fatto un lieto annuncio. Nella parte ‘pop’ di oggi, invece, il conduttore ha avuto la possibilità di interrogare Enrico Mentana a proposito delle scelte adottate dal governo precedente nell’ambito della gestione delle conseguenze del virus. Questa la sua risposta:

O diciamo che siamo governati da una manica di deficienti, o dobbiamo dire che evidentemente non c’era uno spartito pregresso e non si sapeva cosa fare.