Made in Italy ultima puntata, Platinette fa una critica: “Occasione persa”
Mauro Coruzzi critica Made in Italy: “Compendio storico-sociale illustrato, dove nessuno predomina”
Mauro Coruzzi, nella sua rubrica La Tv che vedo, pubblicata sul settimanale DiPiù, ha dedicato una lunga pagina alla fiction Made in Italy, che andrà in onda stasera su Canale 5 con l’ultima puntata. Platinette definisce la serie come “un compendio storico-sociale illustrato, dove nessuno predomina”. Secondo Mauro Coruzzi, Made in Italy risente delle troppe tematiche che vengono toccate all’interno della fiction ma non affrontate a dovere, rappresentando secondo il giornalista: “Un’occasione perduta, un appuntamento mancato”. Platinette afferma chela serie avrebbe potuto essere un omaggio al mondo della moda italiana, e costituire anche un auspicio per la ripresa, soprattutto in questo periodo di pandemia.
Platinette affonda Made in Italy: “Prodotto che non riserva sorpresa alcuna”
Mauro Coruzzi ha dedicato una lunga pagina nella sua rubrica La Tv che vedo, alla fiction di Canale 5, Made in Italy. Platinette fa una dura critica alla serie con Raoul Bova, affermando di trovarla poco originale e molto prevedibile, proprio a causa di alcuni riferimenti che sanno di già visto. Coruzzi fa l’esempio del personeggio di Margherita Buy, che ricorda vagamente la Miranda Priestly de Il diavolo veste Prada, ma che sicuramente non regge il confronto con il ruolo interpretato da Meryl Streep, per quanto l’attrice sia brava. Il giornalista infatti, afferma:
“Proprio la continua serie di riferimenti ad altro, fa di questo lavoro un prodotto che non riserva sorpresa alcuna”.
Made in Italy, Mauro Coruzzi ammette: “Spesso sfocia nel paradosso”
Platinette ha riservato un’aspra critica alla fiction Made in Italy, che stasera andrà in onda su Canale 5 con la sua ultima puntata. Il giornalista, nonostante riconosca le qualità attoriali di alcune colonne portanti della serie, come Raoul Bova e Margerita Buy, afferma: “Nella fiction c’è una dose di ingenuità che spesso sfocia nel paradosso”.