La musica che gira intorno, Fiorella Mannoia confessa: “E’ doloroso…”
Fiorella Mannoia prima de La musica che gira intorno ammette: “Contatto nostalgico e doloroso”
Tutto è pronto per La musica che gira intorno Fiorella Mannoia, il nuovo show della cantante che terrà compagnia ai telespettatori per due venerdì. Prima del debutto Fiorella Mannoia si è raccontata su Tele Sette. La cantante ha ammesso la gioia per La musica che gira intorno, visto che la tv è rimasta una delle poche occasioni di esibirsi. La pandemia ha azzerato i concerti e il contatto con il pubblico. Per questo la Mannoia prima de La musica che gira intorno Rai 1 si sfoga:
“Quel contatto fisico col pubblico è nostalgico e doloroso. Mi sembra passato un secolo dall’ultima volta che è successo”.
La musica che gira intorno Fiorella Mannoia, anticipazioni: “Risalto a ciò che è fermo per il lockdown”
Nello show di stasera La musica che gira intorno protagonista sarà sì la musica, ma in una chiave non comune. A raccontarlo è Fiorella Mannoia che spiega quanto l’obiettivo del programma sia quello di dimostrare quanto le canzoni facciano parte della vita di ognuno. Poi la Mannoia su La musica che gira intorno aggiunge:
“Abbiamo voluto dare risalto a tutto ciò che è stato fermo e bloccato a causa del lockdown”.
La musica che gira intorno Rai 1, Fiorella Mannoia: “C’è una musica anche per i non appassionati”
L’ideazione del nuovo programma La musica che gira intorno ha richiesto per Fiorella Mannoia un grosso impegno. Perché lo scopo era quello di creare qualcosa che coinvolgesse tutti e che non fosse il classico show musicale. A tal proposito Fiorella Mannoia, pronta per il suo show, spiega:
“C’è una musica anche per i non appassionati. E’ proprio questo il concetto che muove lo show. La musica ha il potere di fare sentire unite le generazioni”.
Nel suo show la Mannoia non sarà da sola. Tanti sono infatti gli ospiti La musica che gira intorno, come Zucchero, Francesco De Gregori e Achille Lauro. E ancora, Alessio Boni, Giorgio Panariello, Flavio Insinna, Antonello Venditti, Edoardo Leo e Giancarlo Giannini. “Abbiamo voluto radunare persone che rappresentassero diverse forme d’arte” conclude la Mannoia.