Alberto Matano, duro sfogo a La vita in diretta: “Maledetto…”
La vita in diretta, Alberto Matano ha un duro sfogo: “Maledetto, maledetto virus”
Stiamo convivendo con l’epidemia virale ormai, seppur con qualche breve interruzione, da più di 9 mesi. Nonostante questo, dire di averci fatto l’abitudine è probabilmente impossibile per chiunque, soprattutto perché continuiamo ad ascoltare storie contrassegnate da un dolore straziante da essa derivato. E’ il caso della storia che Alberto Matano ha raccontato a La vita in diretta di oggi, dei due genitori napoletani che hanno perso la loro bambina, partorita in casa senza la giusta assistenza da una madre positiva al Covid-19. L’ambulanza, questa l’accusa dei familiari, sarebbe arrivata con troppo ritardo. Alberto Matano, in attesa che si faccia chiarezza sulla vicenda, si è lasciato andare a un duro sfogo:
Maledetto, maledetto virus.
E il conduttore in questo momento riassume in poche parole il pensiero collettivo: quanto ancora dovrà passare perché ci si possa definire liberi da questa piaga?
Alberto Matano a La vita in diretta: “Non è poco poter salutare i propri cari”
Dopo aver avuto un duro sfogo, Alberto Matano, nella puntata di oggi de La vita in diretta, ha raccontato le bella iniziativa di un ospedale di Cinisello Balsamo, il quale ha deciso di rendere possibili, nel rispetto di tutte quante le misure di sicurezza, un saluto da parte dei parenti ai malati affetti da Covid-19. Per questo motivo, il conduttore ha sottolineato:
Non è poco poter salutare i propri cari in questo periodo.
L’augurio, ovviamente, è quello di potersi ritrovare presto tutti sotto lo stesso tetto.
La vita in diretta, Alberto Matano precisa: “Dovrebbe essere la normalità”
In un’altra recente puntata de La vita in diretta, Alberto Matano era stato spiazzato da Mara Venier. Adesso, invece, in riferimento all’ospedale di Cinisello Balsamo che ha deciso di offrire ai parenti dei malati di Covid-19 di fare loro visita, il conduttore ha precisato:
Questa dovrebbe essere la normalità, purtroppo non è così.