Antonella Clerici pronta per The Voice Senior: “Grande sfida”

The Voice Senior, Antonella Clerici: “Un po’ di leggerezza ci vuole”

E’ tutto quasi pronto per l’inizio di The Voice Senior condotto da Antonella Clerici, che prima del debutto ha rilasciato un’intervista a La Repubblica. Salvo cambi dell’ultima ora la data d’inizio di The Voice Senior dovrebbe essere venerdì 27 novembre su Rai2. La conduttrice Antonella Clerici si dice molto emozionata e ammette che quella di The Voice Senior “è una grande sfida”. Il riferimento è al periodo che l’Italia sta vivendo e al ruolo che la televisione ha nei confronti dei telespettatori. Dunque la conduttrice di The Voice Senior Antonella Clerici ha detto:

“La grande sfida è tenere compagnia alle persone. Le notizie ci sovrastano, un po’ di leggerezza ci vuole sennò la gente scoppia”.

Antonella Clerici su The Voice Senior anticipa: “Ho chiesto un divanetto rosso”

Manca poco al debutto di The Voice Senior e giudici e conduttrice scaldano i motori. Sul perché si sia voluta concentrare sugli anziani Antonella Clerici svela come questo sia stato per lei un forte desiderio. La sua richiesta è stata dunque accolta dal direttore di Rai1 Stefano Coletta ed è partito il progetto. “Volevo fare qualcosa per gli anziani, che sono la nostra memoria” spiega la Clerici su Repubblica. Antonella Clerici sa bene che a The Voice Senior il ruolo del conduttore è marginale, ma la vive bene:

“Sono già in onda tutti i giorni. Farò una conduzione defilata e moderna. Ho chiesto solo un divanetto rosso per chiacchierare con i concorrenti prima che si esibiscano”.

The Voice Senior, Antonella Clerici: “Ho tolto la parola talent”

Durante l’intervista Antonella Clerici ha parlato degli anziani che si sono presentati a The Voice Senior, pieni di vita ed energia. La conduttrice trova quella di farli esibire un’idea bellissima, una sorta di secondo tempo che ogni persona merita. Antonella Clerici che si è mostrata con Vittorio Garrone ha aggiunto:

“Ho tolto la parola talent. Sono cantanti concorrenti che partecipano ad una grande gioco. Non devono diventare famosi, non si aspettano una carriera luminosa”.