Francesco Oppini GF Vip, autore: “Andava squalificato”. Attacco a Signorini

GF Vip Francesco Oppini, autore fa una rivelazione: “Andava squalificato”. L’attacco a Signorini

Nonostante le frasi sessiste su Flavia Vento e Dayane Mello, Alfonso Signorini ha deciso di non squalificare Francesco Oppini dal Grande Fratello Vip. Un autore, che ha lavorato fino a qualche anno fa al reality show, ha svelato che il figlio di Alba Parietti andava cacciato dal reality show, invece,

“Signorini non l’ha fatto perchè lo conosce e sa che è un bravo ragazzo, garantisce lui. E questo già basterebbe…”.

La non squalifica di Francesco Oppini ha fatto indignare davvero il pubblico che segue con passione Grande Fratello Vip, soprattutto quest’anno come dimostrano gli ascolti tv sempre al top.

Francesco Oppini non squalificato dal Grande Fratello Vip, autore: “Chi decide non si vergogna?”

L’ex autore del Grande Fratello, Gian Maria Tavanti, ha precisato nel suo sfogo su Facebook che il reality show in questione non è un’aula di tribunale,

“ma chi decide (e io un’idea di chi sia ce l’ho, e non sono gli autori) non si vergogna di farlo così a ca**o, e di dare un esempio così sbagliato di applicazione della giustizia”.

Qualche tempo fa, infatti, Fausto Leali era stato buttato fuori dal GF Vip per aver detto ‘negro’ a Enock, mentre un anno fa Salvo Veneziano era stato squalificato per aver detto frasi simili a quelle pronunciate da Francesco Oppini al GF Vip (la Vento ha rotto il silenzio).

Francesco Oppini salvato da Alfonso Signorini al GF Vip. Autore: “Un motivo in più per non vederlo”

Purtroppo al GF Vip le scelte di squalificare un concorrente o meno sono delle scelte del tutto personali, come abbiamo avuto modo di vedere nel corso degli anni e anche di recente con Alfonso Signorini. Alba Parietti, però, ha chiesto la squalifica del figlio Francesco Oppini rendendo pubblico il suo pensiero e questo le fa onore. Un ex autore ha dichiarato:

“GF Vip ha saltato il fosso, si è tolto la maschera dell’imparzialità per vestire l’abito dell’arbitrio. Un motivo in più per non vederlo”.