Flavio Insinna fa un appello prima de L’Eredità: “Resistiamo!”
L’Eredità anteprima, Flavio Insinna fa un appello ai telespettatori: “Resistiamo! Non facciamo i capricci”
Come ormai d’abitudine Flavio Insinna, nel suo videomessaggio prima delle puntante in replica de L’Eredità, si rivolge al pubblico dei più piccoli. Ma non per questo bisogna pensare che il suo messaggio sia destinato soltanto a loro. Oggi, martedì 28 aprile, gioca, per portarci a riflettere, con i modi di dire, con quella saggezza popolare che ci hanno trasmesso i nostri nonni e che, forse più di qualsiasi riflessione attuale, può mostrarci la strada da seguire. Non dobbiamo dimenticare, ad esempio, che l’erba voglio non cresce neanche nel giardino del Re. Cosa c’entra? E’ inutile lamentarci, grandi o piccini, per le restrizioni a cui ci costringe questa fastidiosissima emergenza, anche se le giornate in casa sono così lunghe da sembrare infinite. Piuttosto, come dice Flavio: “Resistiamo! Non facciamo troppi capricci, tanto l’erba voglio non esiste”.
Flavio Insinna messaggio sulla quarantena nell’anteprima de L’Eredità: “Chi ha fatto trenta…”
Anche questa sera, nell’anteprima delle puntate in replica de L’Eredità, Flavio Insinna ha escogitato un modo per farci riflettere sulla nostra condizione e infonderci un po’ di speranza. Gioca coi modi di dire tramandati dai nonni:
Chi ha fatto trenta, può fare trentuno: cioè tutti noi, che distanti ma uniti resistiamo, abbiamo fatto trenta, facciamo trentuno.
Il messaggio è così chiaro da non necessitare spiegazioni. E’ inutile mettere a repentaglio la nostra salute, quella dei nostri cari, per non resistere un giorno, una settimana, un mese in più.
L’Eredità, Flavio Insinna fa appello alla saggezza popolare: “Anche la regina ha bisogno della vicina”
Nel videomessaggio di anteprima della puntata de L’Eredità di ieri, Flavio Insinna si era commosso leggendo la lettera di una spettatrice, moglie di un medico impiegato in prima linea nella lotta contro il coronavirus. Questa sera invece, per darci un po’ di coraggio, il conduttore ci ricorda, grazie a vecchi detti popolari, che abbiamo tutti bisogno l’uno dell’altro: “Anche la regina ha bisogno della sua vicina”.