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Ascolti tv: Che tempo che fa vola con Mario Monti

Scritto da , il Gennaio 9, 2012 , in Ascolti Tv Tag:
Mario Monti

text-align: justify”>Mario MontiSarà pure sobrio, il professor Mario Monti (nella foto), e non avrà certamente la stessa dimestichezza che con la tv ha il suo predecessore, Silvio Berlusconi. Eppure, il neo capo del governo, sembra amare e parecchio le apparizioni sul piccolo schermo. Dopo il salotto di Porta a Porta, a Mario Monti è toccato quello di Che tempo che fa. Ospite di Fabio Fazio, sabato scorso, Michele Santoro aveva detto che era il suo sogno quello di intervistare il nuovo primo ministro per Servizio Pubblico. Ma il professore, per il momento, preferisce poltrone un po’ meno insidiose.

I sondaggi dicono che l’ex commissario europeo gode ancora di una certa fiducia presso gli Italiani. Una fiducia che è in drastico calo rispetto a due mesi fa, ma che si mantiene abbastanza alta, complici le promesse che Monti continua a fare e che ormai vengono definite “fase due”. Televisivamente parlando, il professore ha un grande seguito. Basti pensare che ieri, Che tempo che fa, è stato il programma più visto della giornata. Per la trasmissione di Fabio Fazio ascolti da record: 6.100.000 telespettatori, share al 20,85%. Cifre addirittura doppie rispetto a quelle di sabato 7 gennaio, quando tra gli ospiti c’era anche Michele Santoro: 3milioni di spettatori e share all’11.16%.

Insomma, gli Italiani sono molto interessati a ciò che il presidente del consiglio ha da dire loro. E ne ha dette, ieri, di cose importanti Monti, pur non entrando troppo nel merito delle questioni. “I provvedimenti della fase due certamente saranno meno indigesti agli italiani e punteranno sullo sviluppo della nostra economia. Credo – ha spiegato ancora il capo dell’esecutivo – che un certo disarmo multilaterale di tutte le corporazioni possa consentirci di dare più spazio alla concorrenza e ai giovani. Contro l’evasione fiscale vi sarà una lotta senza quartiere. Fermo restando che la ricchezza è un valore e non è vero – ha detto ancora Monti – che operazioni come quelle di Cortina la trasformano in un demonio”.