Domenica In, Gina Lollobrigida s’infuria: “Faccio quello che voglio!”
Gina Lollobrigida a Domenica In: “Coi miei soldi faccio quello che voglio!”
Oggi è domenica e come poteva mancare la zia Mara Venier con una nuova puntata di Domenica In? Oggi è stata ospite la grande Gina Lollobrigida per parlare dei suoi amori sfortunati, ripercorrere la sua sfavillante carriera e fare delle precisazioni sul suo rapporto con il manager Andrea Piazzolla. Proprio nel corso dell’intervista si è parlato della questione del suo patrimonio e Gina Lollobrigida si è infuriata a Domenica In:
“Io non ho rubato, coi miei soldi io faccio quello che voglio! Ho lavorato tutta la vita e lavoro ancora. Porca di una miseria, ci sono leggi che vanno cambiate!”
Mara Venier le ha risposto così: “Gina, hai un caratteraccio! Ma anche io, eh!”. Insomma, con la Lollo non si scherza.
Domenica In, Gina Lollobrigida: “Javier Rigau è un mascalzone”
In molti si ricorderanno della storia tra Gina Lollobrigida e Javier Rigau. Tutti i programmi se ne sono occupati per non parlare di Domenica Live che invitato più volte lo spagnolo per replicare alle dichiarazioni dell’attrice. Oggi a Domenica In Gina Lollobrigida è tornata sull’argomento rivedendo alcuni filmati che la vedevano insieme a lui. “Rigau è un mascalzone” ha sbottato e subito Mara Venier è intervenuta onde evitare altre dichiarazioni pesanti: “No, ‘signore’, non dire parole che poi ci querela, a te, a me e a Domenica In”.
Mara Venier a Domenica In: “Non so cosa darei per avere mia madre per un minuto”
Non è stato facile il passato di Mara Venier e c’è un dolore che si porta dietro: la perdita della madre. E proprio in occasione dell’intervista esclusiva a Gina Lollobrigida, parlando del figlio che non le parla da tempo, si è lasciata andare a uno sfogo commosso: “Bisogna trovare il tempo e il modo di intervenire prima che sia troppo tardi. Non so cosa darei per avere mia madre qua un minuto per dirle tutto quello che ho dentro. Tra mamma e figli non bisogna chiedere scusa, bisogna abbracciarsi e basta”.