Storie Maledette, Franca Leosini su Ciontoli: “Confronto drammatico”
Franca Leosini ospita Antonio Ciontoli: “Marco Vannini? Storia inaccettabile”
Andrà in onda oggi, domenica 30 giugno 2019, a partire dalle 21.20 su Rai3 la prima delle due puntate speciali di Storie Maledette, il cui sottotitolo è “Quel colpo che arriva al cuore”, sempre con la conduzione di Franca Leosini. La giornalista, com’è noto da tempo, in queste due nuove puntate di Storie Maledette intervisterà Antonio Ciontoli, che parlerà ovviamente della morte di Marco Vannini. E prima della messa in onda dell’intervista di Antonio Ciontoli, Franca Leosini, come si legge sulle pagine del settimanale TelePiù, ha spiegato perchè ha deciso di realizzare due appuntamenti anziché uno (il secondo andrà in onda martedì).
Ho scelto di dividere il racconto in due puntate perchè per stringerlo in una sola avrei dovuto sacrificare molte cose […] quella di Marco Vannini è una storia che finisce per essere inaccettabile.
ha dichiarato la Leosini.
Storie Maledette, Franca Leosini intervista Antonio Ciontoli: “E’ un confronto drammatico”
Sempre come si legge su TelePiù, Franca Leosini sull’intervista di Antonio Ciontoli a Storie Maledette ha poi aggiunto:
Ho chiesto che le due puntate venissero mandate in onda a breve distanza l’una dall’altra per non perdere la tensione emotiva. E’ un confronto drammatico… Le storie che affronto sono tutte complesse, ma questa è stata ancora più difficile.
“Marco aveva solo vent’anni quando un irresponsabile colpo di pistola se l’è portato via […] Quest’intervista non è stata un’impresa facile sia sul piano psicologico che su quello professionale” ha inoltre dichiarato.
Franca Leosini sul caso Marco Vannini a Storie Maledette: “Ho studiato gli atti del processo”
Infine, sempre sul settimanale menzionato nei precedenti paragrafi, Franca Leosini sull’intervista di Antonio Ciontoli a Storie Maledette (a causa della quale ha avuto una polemica con Federica Sciarelli) ha chiarito:
Ho studiato bene gli atti del processo e la rassegna stampa e poi ho scritto la scrittura narrativa, che scorre attraverso un percorso che è mentale, umano, giudiziario, culturale e ambientale. E’ come se ogni volta scrivessi un romanzo.
“Penso ai genitori di Marco, ai quali va il massimo rispetto […] ma nessuno di noi ha il diritto né di assolvere né di condannare” ha poi concluso la giornalista.