Marco Carta dopo il coming out: “Anche io mi sono sentito sbagliato”
Marco Carta sprona chi ha paura a fare coming out: “Tutto arriva”
Da quando ha fatto coming out a Domenica Live di Barbara D’Urso, Marco Carta continua ad essere inondato da messaggi pieni di affetto e sostegno. Tra i messaggi che ha ricevuto ci sono anche quelli da parte di ragazzi omosessuali che non hanno trovato la forza di dichiarare il proprio orientamento sessuale, la propria vera natura, alla famiglia, e altrettante storie da brivido. Sulle sue Instagram Stories, Marco Carta ha voluto rendere partecipi i suoi followers di quanto disagio ‘c’è ancora dietro al nulla, quanta sofferenza varca i confini dell’esistenza stessa’: l’omosessualità è natura, dovrebbe essere considerata normalità, ma alla soglia del 2019 ci sono ancora persone che “non capiscono o non vogliono capire la normalità”. Il cantante ha precisato che in un periodo della sua vita si è sentito sbagliato, confuso e non sapeva quale sarebbe stato il suo posto nel mondo: “Arriva, tutto arriva!” L’artista aveva paura di non poter avere figli, così evitava di pensarci e di porsi domande. Un giorno, inaspettatamente, si è trovato a baciare un ragazzo: quel bacio gli ha fatto capire la sua vera natura, come canta nell’ultimo brano di grande successo che sta scalando tutte le classifiche musicali ‘Una foto di Me e di Te’.
Marco Carta torna a parlare del coming out: la frecciatina agli omofobi
Marco Carta dopo il coming out a Domenica Live sta ricevendo sui social tante storie e tante testimonianze di ragazzi omosessuali, i quali non hanno ancora compiuto il passo nel dichiararlo. In una recente intervista ha dichiarato di essere stato supportato da Maria De Filippi nel fare coming out. Su Instagram, il cantante ha voluto dire la sua contro chi non considera l’omosessualità come normale:
“Mi sento in dovere di dire che chi non vede l’omosessualità normale, coltiva l’anormalità dentro sè. Cos’è la normalità? Per forza quel che piace agli altri? La normalità è vivere, arrabbiarsi per poi abbracciarsi, andare al cinema o in disco, amare cucinare o odiare cucinare, essere normali e semplicemente se stessi”.
Arriverà mai il momento in cui finalmente ognuno di noi si sentirà libero di amare chi vuole, senza essere giudicato? Arriverà il momento in cui ognuno di noi si sentirà libero di essere e non fingere di essere? Arriverà mai il giorno in cui il termine omofobia non lo sentiremo più e non verrà fatta distinzione alcuna su cosa è normale o meno?
“Che piaccia o no il mondo sarà sempre colorato e variegato”.