Lory Del Santo parla della morte di Loren al GF Vip: “Era inevitabile”
Grande Fratello Vip: Lory Del Santo racconta la malattia di Loren
Durante la seconda puntata del Grande Fratello Vip, andata in onda lunedì 1 ottobre, Lory Del Santo ha fatto il suo ingresso nella Casa, ad un mese dalla morte del figlio Loren. Una scelta che continua a dividere l’opionione pubblica, destinata a sollevare dibattiti a non finire. La showgirl ha perso da circa due mesi il figlio Loren, morto suicida a soli 19 anni per una grave patologia cerebrale. Il suo ingresso potrebbe segnare un punto di non ritorno significativo nella storia della tv contemporanea, come ha sottolineato Alfonso Signorini in puntata. Per la Del Santo, la partecipazione al Grande Fratello Vip potrebbe essere una sorta terapia per elaborare il lutto: ma non esistono gli psicologi o gli psichiatri per questo? La morte del figlio è stata devastante, l’ha gettata in un grande sconforto e adesso ha deciso di affrontare la vita, cercando una medicina alternativa alla solitudine in cui si è chiusa quando ha perso il figlio. Questa notte, conversando con Benedetta Mazza, Lory Del Santo ha parlato a lungo di Loren e della sua malattia. Il ragazzo era emotivamente distaccato dalla realtà e dalle persone che lo circondavano, compreso gli affetti:
“Pensavo che fosse il suo carattere l’essere così schivo, nervoso, isolato”.
Quando invece è venuta a conoscenza della malattia, la showgirl ha riscontrato tutti i comportamenti e gli atteggiamenti che il figlio metteva in atto:
“Un giorno è andato per la prima volta sott’acqua a 10 metri. Quando è tornato, gli ho detto ‘ti sei divertito?’ e lui niente. Ho pensato che forse non voleva darmi soddisfazioni”.
Lory Del Santo parla della malattia e della morte del figlio Loren al GF Vip
Durante la notte, al GF Vip, Lory Del Santo si è aperta con Benedetta Mazza riguardo la malattia e la morte del figlio Loren. La nuova concorrente del reality più spiato d’Italia ha spiegato che il ragazzo soffriva di una patologia cerebrale chiamata anedonia, ovvero non provava piacere anche in circostanze e attività normalmente piacevoli come mangiare, dormire e stare con gli altri. Loren non ha mai dimostrato emozioni, era insensibile a qualsiasi cosa che poteva dargli assuefazione:
“La frase che spesso gli ho ripetuto in tutti questi anni è stata ‘Ma non sei contento?’ e lui mi rispondeva Ok”.
Come ha spiegato Lory Del Santo, questa malattia non si può bloccare se non si viene costantemente sedati e vivere in questo modo “non è più vita”; la morte suicida, nella maggior parte dei casi, è inevitabile. Il ragazzo continuava a fare sempre le stesse cose, le stesse attività, era una mente brillante e un ottimo atleta, ma confondeva la realtà con le allucinazioni e al di fuori nessuno poteva capirlo:
“Se tu lo chiami lui ritorna ad essere Loren, lo lasci un attimo e lui è in un altro mondo dove esistono cose diverse, dove vede cose diverse”.