Chi l’ha visto? Puntata 17 gennaio: nuove rivelazioni sul caso Scieri
Anticipazioni Chi l’ha visto? I casi del 17 gennaio su Rai3
Federica Sciarelli tornerà questa sera con una nuova puntata di ‘Chi l’ha visto?‘ sul terzo canale del servizio pubblico radiotelevisivo in prima serata, subito dopo la soap made in Italy Un posto al sole. Tra i tanti casi di questa sera, la giornalista si occuperà anche della morte del parà Emanuele Scieri. Sono state riaperte le indagini per la morte di Lele, dopo la relazione della Commissione Parlamentare d’inchiesta. La Sciarelli farà un appello in trasmissione rivolgendosi a coloro che erano in servizio di leva alla caserma Gamerra di Pisa, a chi ha visto o sentito qualcosa e non ha ancora confessato nulla, magari per paura di ritorsioni. In quella caserma le reclute erano sottoposte a diversi trattamenti, tra cui la ‘comunione’. Le reclute dovevano mandare giù escrementi umani raccolti dai commilitoni: era questo il loro rito di iniziazione all’interno la caserma. Questo è stato dichiarato da Enrico Celentano, l’allora Generale della Brigata Paracadutisti della Folgore. Nel corso della puntata non mancheranno i vari appelli per le persone scomparse e gli aggiornamenti sui casi di cronaca nera.
Chi l’ha visto? 17 gennaio: la morte di Emanuele Scieri
Il caso della morte del parà Emanuele Scieri sarà al centro della puntata di questa sera di Chi l’ha visto. Federica Sciarelli ci racconterà gli ultimi aggiornamenti sconcertanti sul caso, a partire dalla ‘comunione’, l’iniziazione di mangiare escrementi umani da parte dei nuovi allievi paracadutisti. Le indagini sulla morte Emanuele Scieri sono state riaperte a settembre scorso, a distanza di diciannove anni. Al contrappello delle ore 23.45 del 13 agosto 1999 Lele non si presenta. Assente anche a quello del giorno dopo e per Ferragosto. Il 16 agosto il cadavere fu scoperto sotto un tavolo ai piedi della torre dove venivano messi ad asciugare i paracadute. All’epoca Lele fu sepolto senza ulteriori accertamenti; la morte sarebbe avvenuta per precipitazione. Sul corpo della vittima vi erano chiari segni di aggressione, i quali dimostrarono che prima di morire Emanuele Scieri fu aggredito. Il giovane fu ritrovato con le stringhe delle scarpe slacciate e la colonna vertebrale spezzata. Una consulenza cinematica ha evidenziato alcune incongruenze della scena del ritrovamento con una precipitazione, mentre i consulenti della vittima sostengono che il parà sia morto dopo una lunga agonia. Se fosse stato soccorso in tempo, si sarebbe potuto salvare. I familiari del giovane hanno puntato il dito contro l’omertà che vige all’interno la caserma Gamerra. I genitori di Emanuele hanno pubblicato nel 2007 un libro “‘Folgore’ di morte e di omertà”, accusando la caserma di essere stata un mattatoio e poi una centrale di omertà.