X


La Linea Verticale con Valerio Mastandrea: trama e quando inizia

Scritto da , il Gennaio 5, 2018 , in Serie & Film Tv Tag:
Foto Fiction La linea Verticale

Valerio Mastandrea in La Linea Verticale su Rai3: quando va in onda

L’inizio di questo nuovo anno sarà all’insegna delle fiction anche per Rai Tre (già con un’anteprima su Raiplay, da domani 6 gennaio). Andrà infatti in onda, da sabato 13 gennaio e per altri 3 sabati, con un totale di quattro appuntamenti e otto episodi, quindi due a settimana, la fiction tutta italiana La Linea Verticale, tratta dall’omonimo libro dello scrittore romano Mattia Torre, tra gli sceneggiatori della serie di successo di una decina di anni fa, Boris, e con protagonista, nei panni di Luigi, l’attore romano Valerio Mastandrea, che ha già lavorato con Torre in passato per la pellicola Ogni maledetto Natale, reduce del successo di The place e che quest’anno esordirà anche alla regia con Ride. Oltre a Mastandrea, il cast della fiction può vantare i nomi di Greta Scarano (nel cast di Smetto quando voglio), che interpreta la moglie del protagonista, l’attore Giorgio Tirabassi (che ha invece recitato per Torre in Boris- il film e in serie tv di successo come Distretto di polizia, I liceali e Squadra mobile), l’attore Ninni Bruschetta (anche lui nella serie Boris e in Boris-il film) e l’attore Paolo Calabresi.

La Linea Verticale: anticipazioni fiction di Rai3 con Valerio Mastandrea

Il libro, e quindi la fiction, La Linea Verticale sono tratti da un’esperienza realmente vissuta da Mattia Torre. Il protagonista Luigi, interpretato da Valerio Mastandrea, è un quarantenne italiano come tanti, che condivide le sue tranquille giornate al fianco della moglie incinta, fin quando una terribile scoperta non sconvolge la sua semplice quotidianità. Dopo una visita di controllo dal proprio medico, infatti, viene a conoscenza di avere un tumore al rene e di dover essere operato d’urgenza. Luigi si trova a dover fronteggiare diverse realtà, quella dell’ospedale, quella della sua malattia e quella di come viene vista la sua stessa patologia dagli altri pazienti. L’uomo non sarà però solo in questo difficile viaggio, restando fortemente affascinato e legato al professor Zamagna, uomo dedito totalmente al lavoro e alle operazioni chirurgiche svolte, e condividendo la sua stanza con altre figure particolari, come un ristoratore, proprietario di una trattoria, che però è ormai un grande esperto di medicina, un prete in crisi, un somalo poco tollerante e un intellettuale di poche parole, il tutto sullo sfondo di alcuni anziani resi cinici dal loro periodo in “cattività”. La fiction si propone quindi di mostrare un aspetto diverso della solita rappresentazione degli ospedali nelle serie tv, con una messa in scena ironica, ma non troppo cinica, di questa malattia che sta ormai sempre più dilagando.