Standing Ovation: Paolo Bonolis ironizza su Antonella Clerici
Paolo Bonolis prende in giro Antonella Clerici a Standing Ovation
Protagonista indiscusso della puntata di Standing Ovation è stato sicuramente Paolo Bonolis, che ha fatto il suo ingresso nello studio di Antonella Clerici portando tra le mani le scarpe argento della conduttrice. Antonella infatti aveva chiesto di cambiare le scarpe perchè le stringevano troppo nei piedi, e il cambio è stato fatto sul palco con l’aiuto di Bonolis. Il conduttore di Avanti un altro ha così chiesto come si potesse fare una cosa del genere in televisione, e la Clerici ha risposto che non c’era nulla di male, in quanto anche Cenerentola è stata aiutata a mettersi la scarpetta. Bonolis ha però risposto per le rime, dicendo che la scarpetta, più che nei piedi, la Clerici la mangia, riferendosi alla famosa espressione dialettale meridionale con cui attraverso un pezzo di pane si pulisce il piatto in cui si è mangiato ed in cui è rimasto per esempio solo il sugo.
Antonella Clerici presa di mira da Paolo Bonolis: la battura a Standing Ovation
Il siparietto tra Antonella Clerici e Paolo Bonolis non si è comunque concluso così: i due conduttori hanno infatti iniziato a parlare di musica, e il conduttore di Mediaset ha ricordato il Festival di Sanremo che i due hanno condotto insieme nell’ormai lontano 2005. In particolare, Bonolis ha voluto ricordare un fatto che ha visto protagonista la Clerici e l’ospite di allora Luke Grant, verso cui al conduttrice di Standing Ovation aveva dedicato una canzone. E’ stato così mandato in onda il video in cui la Clerici aveva cantato sul palco dell’Ariston in modo piuttosto stonato per il bell’attore americano: in studio la bionda conduttrice ha dichiarato che non sentiva l’orchestra e per questo non era riuscita a stare concentrata. Antonella Clerici ha saputo comunque come vendicarsi: Paolo Bonolis è stato infatti vittima di domande assai scomode da parte dei giovani partecipanti del programma di Rai 1, domande a cui molto spesso si è trovato in imbarazzo a rispondere.