Alessia Macari a Selfie: fobia delle barbie superata? IL VIDEO

Alessia Macari chiede aiuto a Selfie a causa della sua fobia

La vincitrice del Grande Fratello Vip è ormai una protagonista fissa di Selfie – Le cose cambiano, programma a cui ha chiesto precedentemente aiuto per curare finalmente la sua terribile fobia per le barbie, che la assilla fin da bambina. Alessia Macari ha infatti più volte spiegato, sia al Grande Fratello che a Selfie, che la fobia che ha, deriva da un trauma che ha vissuto da bambina, in quanto una sua babysitter le mostrava come far rotolare le teste delle bambole nel pavimento. In seguito alla fine dell’ultima puntata, il professor Giorgio Nardone, dopo averla analizzata, le assegna ben tre compiti da fare per superare al meglio la fobia: il primo è scrivere quotidianamente su un taccuino tutto ciò che ricorda riguardo a quell’avvenimento, il secondo è entrare in un negozio di bambole e spingersi fino a quanto sente di essere arrivata al limite, per testare la propria resistenza, ed infine il terzo, che consiste nel pensare ad immagini terribili riguardo al giocattolo per bambine. Alessia Macari è seguita nel programma dal mentore Katia Ricciarelli, ed insieme, cercano di superare il problema della ragazza (il video sarà presto disponibile sul sito videomediaset.it).

Selfie – Le cose cambiano: Alessia Macari ha rischiato di svenire?

In primo luogo Alessia Macari è chiamata a fare un colloquio a casa della Ricciarelli, occasione in cui le è chiesto di superare la sua prima prova: avvicinarsi quanto più possibile ad una barbie chiusa all’interno della sua scatola. La distanza tra la barbie ed Alessia è di circa tre metri, e Alessia riesce ad avvicinarsi fino a poco più di un metro. Il giorno dopo le cose si complicano: Alessia si addentra all’interno di un negozio di giocattoli, ma appena vede una bambola vicino ad una scatola, presa dalla paura, scappa, e alla fine sviene. In puntata il gioco si ripete, e sul palco di Selfie, la ciociara cerca di avvicinarsi nuovamente al giocattolo. La prova è tuttavia ancora fallita: il percorso per superare la fobia si rivela quindi ancora lungo.