Maria De Filippi sempre sulla cresta dell’onda. Aria di rinnovo o staticità perenne?
Il coraggio è la virtù dei forti. Nella televisione così come nella vita il coraggio non paga, purtroppo, bensì lascia una triste scia di debiti. Ultimamente chi ha avuto tale virtù di portare, seppur in seconda serata quando solo gli insonni tengono compagnia al televisore acceso, un programma dallo humour deliziosamente demenziale e non-sense è Rocco Tanica, membro del gruppo Elio e Le storie tese, che il lunedì su Rai Due conduce Razzolaser assieme ad Angela Rafanelli con ascolti neanche a dire deludenti.
E’ sicuramente un amaro risultato visto che Razzolaser e Gazebo sono tra i pochi programmi che farebbero pagare ben più volentieri il canone Rai. Poi c’è chi si rifugia dietro le fortificazioni e gli eserciti macina-share, senza mettere il naso fuori forse per il timore di venir detronizzati, come colei che da anni è il baluardo della land chiamata Mediaset: la queen Maria De Filippi.
Da vent’anni Maria De Filippi conduce sempre gli stessi programmi con l’unica eccezione rappresentata prima da Italia’s Got Talent e poi da Tu si que vales dopo il passaggio del primo a Sky: Uomini e Donne – che se il programma va in vacanza, i suoi protagonisti proprio no infatti il bel Giorgio sta percorrendo le vie legali mentre Andrea Melchiorre lancia messaggi shock sui social – Amici – Mattia Briga si è lasciato andare a una confessione – e C’è posta per te, leader del sabato sera di Canale 5 che ogni anno fa inciampare il Ballando con le stelle di Milly Carlucci relegata a poche prime serate.
Maria De Filippi la si può considerare a tutti gli effetti un genio. Se tutti i suoi colleghi affilano l’arte della conduzione sulla pietra dell’esperienza e del rischio – anche se Antonella Clerici floppa irrimediabilmente con programmi debolissimi non si può di certo dire che si tira indietro – lei (non)conduce, si produce con la sua Fascino PGT, limitandosi a essere spettatrice parlante nei suoi stessi programmi e concedendo un feudo piuttosto libero a dame e cavalieri del trono over, ai giovani tronisti e corteggiatrici del trono classico, ai cantanti e ballerini e maestri della scuola di Amici, e alle persone disperate in cerca di perdono, redenzione, che spesso si scontrano con suocere dal pugno di ferro, o desiderosi di un sì dalla loro compagna di una vita, le quali si fanno aiutare dalla redazione di C’è posta per te e da Maria De Filippi stessa che verga le lettere melodrammatiche per conto dei diretti piangenti interessati.
La De Filippi lascia che siano l’amore nascente (Uomini e Donne), il talento (Amici e Tu si que vales), la disperazione (C’è posta per te), e, solo per due anni, la tentazione che inficia i sentimenti di coppie pseudo innamorate con Temptation Island (programma completamente pilotato dagli autori?), a parlare per lei, compiendo un vero e proprio miracolo televisivo se non addirittura sociologico ovvero unire tutte le fasce d’età sotto un unico vessillo: il suo.
Perché mai dovrebbe accettare di condurre nuovi programmi con il rischio poi di dover aggiungere una tacca sul muro candido delle sconfitte? Forse per dimostrare una volta per tutte che il genio non le deriva solo ed esclusivamente dai suoi show di punta? Il pubblico vedrà un giorno la Queen Mary lambita da un mare sconosciuto oppure si dovrà “accontentare” di vederla attraccata ai suoi porti di fiducia?
Una cosa è tanto certa quanto scontata: Mediaset si ritroverebbe in serie difficoltà qualora la Maria decidesse di cambiare domicilio catodico. E qualsiasi canale, network o azienda televisiva che la ospitasse ne gioverebbe immediatamente con impennanti ascolti dovuti a un pubblico che seguirebbe Maria De Filippi anche su Marte dove le parabole e il digitale terrestre non hanno ancora messo radici. Per ora.