Barbara d’Urso è finita di nuovo nel mirino di Enzo Iacopino, Presidente dell’Ordine dei Giornalisti. La scintilla che ha provocato l’esplosione stavolta è stato un caso trattato dalla conduttrice a Pomeriggio Cinque (reduce dalla sfida a colpi di share con Rai1) venerdì scorso, ossia la tragica morte di Stefania Amalfi, trovata in fin di vita nel suo letto e deceduta poco dopo. Alessandro Argenziano, marito della ventottenne, sostiene si sia trattato di suicidio, ma l’uomo è attualmente indagato per omicidio.
Nella puntata di Pomeriggio Cinque trasmessa venerdì, Barbara d’Urso ha trattato questo caso delicato facendo intervenire tramite collegamento il marito e i familiari della vittima. Inevitabile lo scontro in diretta tra i familiari della donna e il presunto assassino, durante il quale sono state rese note informazioni molto personali che hanno violato la privacy della vittima.
A scagliarsi contro la conduttrice oggi è stato come suddetto Enzo Iacopino, che ha scritto una lettera al Garante della Privacy chiedendo un intervento immediato. Con la missiva, pubblicata sul Secolo XIX, il Presidente dell’Ordine dei Giornalisti ha asserito che la conduzione delle interviste contraddittorie tra i familiari della defunta e il presunto responsabile della sua morte, è stata realizzata da Barbara d’Urso in assenza di giornalisti, svelando abitudini e pratiche sessuali delle persone vicine alla donna deceduta, nonchè violenze che la donna stessa avrebbe subìto in passato.
Iacopino ha quindi chiesto all’Autorità competente: “Alla luce di tutte le segnalazioni e sollecitazioni arrivate circa la trasmissione in questione, si ha motivo di credere che non mancheranno da parte di codesta autorità le iniziative necessarie per l’applicazione della particolare disciplina di cui agli articoli n° 136 e 139 del codice sulla protezione delle informazioni personali tesa a contemperare il diritto all’informazione nonchè la libertà di stampa con i diritti della persona, sopratutto quello della riservatezza, vietando la diffusione di informazioni riservate, sensibili e personali che non rientrano nel normale esercizio del diritto di cronaca”. E’ l’inizio di una nuova guerra mediatica tra la conduttrice napoletana e il Presidente dell’Ordine dei Giornalisti?