Fabrizio Corona, la difesa chiede il rinvio dell’udienza per i domiciliari
Si torna a parlare del caso Corona che ormai da due anni si trova in carcere per estorsione ai danni del calciatore David Trezequet. Il suo arresto ha fatto sì che il polverone mediatico si inalzasse su di lui. Infatti, anche Belen Rodriguez (sua ex fidanzata) ha dichiarato di recente che i giornalisti hanno solo creato tanto caos a discapito di Fabrizio che oggi si trova a dover scontare una pena maggiore rispetto ai suoi errori commessi.
Sarà davvero così? In queste ore sono stati tanti i sostenitori che hanno atteso la decisione dei giudici in merito alla sua scarcerazione per scontare il resto della sua pena presso una comunità. La difesa di Corona ha preferito richiedere ai giudici del Tribunale di Sorveglianza un tempo maggiore al fine di avere la possibilità di verificare al meglio la perizia psichiatrica.
La visita è stata eseguita dal primario Costanzo Gala dell’ospedale San Paolo di Milano. La perizia psichiatrica è stata richiesta dai giudici Ivano Chiesa e Antonella Calcaterra perchè hanno riscontrato in Fabrizio delle condizioni psicologiche non idonee per poter continuare a vivere nel carcere: “Fabrizio è una persona molto sofferente. In questi anni ha sofferto di attacchi di panico e di depressione. Ha bisogno di aiuto“.
Non è mancato nemmeno l’appello da parte di Don Mazzi che si posto in suo aiuto per accoglierlo nella sua comunità: ” Spero che la decisione dei giudici venga accolta. Fabrizio non è un terrorista e nella mia comunità sconterebbe la sua pena in maniera tranquilla e con un recupero più evidente. La magistratura ha creato un caso, spero che presto sia della mia comunità.”
Poche ora fa, l’Ansa ha annunciato che i giudici hanno accolto la richiesta dell’avvocato Ivano Chiesa ed hanno così preferito prendersi più tempo per verificare la perizia psichiatrica. E’ stata quindi rinviata l’udienza davanti al Tribunale di Sorveglianza di Milano. Attendiamo prossimi aggiornamenti, continuate a leggerci per essere informati.