Ligabue si racconta su Sette e svela: “Rifiutai un invito di Giovanni Paolo II”
Oggi, 13 marzo 2015, Luciano Ligabue compie 55 anni e, per festeggiare, ha rilasciato un’intervista a tutto tondo su Sette, il magazine del Corriere della Sera. Il rocker di Correggio, in questi anni, ha fatto veramente di tutto: ha pubblicato diversi album e riempito gli stadi, ha girato film e scritto libri, esempio seguito da tanti suoi colleghi (da poco, ad esempio, è uscito il libro di Alessandra Amoroso A modo mio vi amo, dedicato alla sua big family).
E, proprio oggi, nel giorno del suo compleanno, Ligabue ricomincia a girare per i palazzetti con una serie di appuntamenti che, in un mese e mezzo, toccheranno tutta l’Italia. Racconta i suoi esordi nel 1988 quando faceva ancora il ragioniere e Pierangelo Bertoli decise di inserire “Sogni di rock’n’roll” in un suo disco. Nel 1990 incide “Balliamo sul mondo” che spopola in radio: è la definitiva consacrazione.
Il rocker spiega la genesi di “A che ora è la fine del mondo”. Siamo nel 1994, Berlusconi vince le elezioni e dichiara che le sue televisioni non c’entrano nulla con la sua vittoria, in realtà erano state decisive. Da qui l’idea di scrivere una canzone ironica. Arriva, poi, la confessione che non ti aspetti e che, a molti, potrebbe sembrare addirittura un sacrilegio. Nel 1997 tanti colleghi di Ligabue cantano per Papa Wojtyla al Congresso Eucaristico di Bologna, lui rifiuta l’invito.
“Non fu facile spiegare al Vaticano la mia decisione. Il fatto è che io non ho mai avallato, e mai lo farò, una figura politica, religiosa o di altro tipo. Non mi piace l’idea di dire a chi mi segue vota per questo o segui quel personaggio. Non nascondo, però, che rifiutare alcuni inviti ha comportato un po’ di incidenti. Io non sono più cattolico da tempo ma non mi permetterei mai di mancare di rispetto a chi segue, una fede, di qualunque religione si tratti”.
Ligabue ha girato anche due film “Radiofreccia” segnato dalla nascita prematura di suo figlio Lenny e “Da zero a dieci”, condizionato dalla malattia e poi dalla morte del padre. E’ forse questo il motivo per cui da allora non ha voluto più fare cinema. Ma cosa riserverà il 2015 al cantautore che è riuscito a radunare 180 mila persone per il concerto dei record a Campovolo? Il 14 aprile uscirà “Giro del mondo” che conterrà 4 brani inediti, tra cui “A modo tuo”, già cantata da Elisa e scritta dopo la nascita della figlia Linda. La versatilità di Luciano Ligabue è nota a tutti ma il suo più grande desiderio è quello di continuare “ad urlare contro il cielo”!