The Voice Kids: Maria Sofia fa piangere Antonella Clerici e va in finale
Maria Sofia fa emozionare la conduttrice Rai
Secondo appuntamento di The Voice Kids con la conduzione di Antonella Clerici e la presenza dei quattro coach di quest’edizione, che sono sempre gli stessi. Ad aprire le danze è stata la 13enne Maria Sofia che ha una passione per la musica fin da piccola, quando è rimasta incantata davanti il televisore a guardare l’opera lirica Cavalleria Rusticana. Il suo idolo è Maria Callas e questa sera ha portato una canzone tratta da C’era una volta il West di Ennio Morricone. Il risultato? Ha fatto girare tutti quanti e ha fatto emozionare la padrona di casa.
Gigi D’Alessio manda direttamente in finale la concorrente
“Io già piango, mi è venuto il magone” è stata la reazione di Antonella Clerici quando ha sentito cantare per la prima volta Maria Sofia, che ha incantato tutto il pubblico, facendo emozionare i coach Loredana Bertè, Arisa, Clementino e Gigi D’Alessio. Quest’ultimo ha deciso di mandare in finale direttamente la concorrente strappandola dalle grinfie degli altri coach che l’avrebbero presa tra le loro fila nell’immediato. Loredana Bertè ha commentato che Gigi ha preso veramente una ragazza favolosa e lui ha risposto “e tu l’hai presa male”. Perché si sa che The Voice Kids è anche una gara.
The Voice Kids: Maria Sofia ha Maria Callas come idolo
Maria Sofia ha incantato tutti con la sua voce a The Voice Kids. Ha cantato Morricone, uno degli dei della musica, e Gigi D’Alessio ha deciso di mandarla in finale talmente lo ha colpito. Il suo idolo è Maria Callas e spera un giorno di diventare come lei calcando i palchi più importanti del mondo. Gigi, andandole vicino per congratularsi con lei, le ha detto che “negli occhi hai il colore del mare e hai un cuore che è arrivato a tutti”. Basti pensare che Maria Sofia ha confessato che quando canta entra in un altro mondo, una sorta di paradiso. Oltre al tasto per mandare in finale qualcuno, c’è anche il tasto con cui si può bloccare un coach in particolare e poi c’è anche il microfono della vergogna quando non si girano per nessuno.