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Massimo Giletti, Lo Stato delle Cose: “La mia più vita non è più la stessa…”

Scritto da , il Settembre 29, 2024 , in Personaggi Tv
Foto Massimo Giletti speciale Ustica

Il conduttore Rai vive sotto scorta da diversi anni

Da diversi anni, ormai, Massimo Giletti, di nuovo nella schiera dei conduttori Rai, vive sotto scorta: saranno tipo tre/quattro anni e in un’intervista rilasciata a DiPiù Tv lui ha confessato quanto segue: “Le mie inchieste sulla mafia ho toccato qualche nervo scoperto”. Vivere sotto scorta è una grande limitazione della sua libertà perché è costretto a condividere la sua vita con i suoi angeli custodi, persone speciali “che non ringrazierò mai abbastanza”. Lui trova assolutamente assurdo che i giovani giornalisti che fanno inchieste per 20euro rischiano la vita. Non si dovrebbe vivere sotto scorta se si denuncia ciò che non va in un Paese.

Come sarà Lo Stato delle Cose su Rai3

Ma come sarà il nuovo programma intitolato Lo Stato delle Cose non de prime serata su Rai3? Ebbene, è un programma del tutto nuovo per come è confezionato e per la maniera di raccontare la realtà e l’apertura alle italiane intese come luogo di cultura. Stando alle parole del conduttore Massimo Giletti vuole raccontare l’Italia “attraverso i nomi più importanti della cultura italiana“, parlando anche di grandi nomi di rilievo che non dovrebbero essere mai dimenticati. “Mi piace andare controcorrente“ come fanno i salmoni. Il suo lavoro da anni consiste nel cercare la verità e chi si propone questo obiettivo finisce sempre per risultare un po’ scomodo e antipatico e infatti poi da anni è costretto a vivere sotto scorta per aver tastato malamente il nervo scoperto della criminalità organizzata.

Massimo Giletti in prima serata: cosa si aspetta?

Quindi, che cosa si aspetta dal suo nuovo programma Massimo Giletti? Ebbene, nell’intervista ha detto che gli piacerebbe che gli spettatori si stupissero del fatto che vengono messi ingredienti apparentemente differenti tra loro, ovvero l’inchiesta, l’approfondimento, la stretta attualità, ma soprattutto la cultura. Ma perché il conduttore de Lo Stato delle Cose è così fissato con la cultura? Dovrebbero esserlo tutti in realtà perché regala alle persone una grande ricchezza e soprattutto rende liberi e non manipolabili. Invece il risultato è che il governo fa tutto quello che vuole e il popolo privo di cultura e di coscienza sociale segue i loro diktat come delle pecore.