Massimo Giletti, viene fuori una nuova verità: “Costretto ad andare via da La7”
Massimo Giletti parla del suo futuro professionale
Sono stati tempi non proprio idilliaci, gli ultimi, per il conduttore che è tornato in Rai e ha lasciato La7 in una sorta di loop che si ripete. E mentre stasera su Rai 3 ci sarà un’inchiesta su Ustica da lui condotta Giletti ha rilasciato anche un’interessante intervista sulle pagine di Tele Sette. Qui oltre a presentare l’importante serata di oggi, martedì 26 giugno, il conduttore ha parlato anche di tanto altro. In particolare quando i giornalisti gli hanno chiesto cosa farà in futuro, e se penda la sua nomina di ‘cane sciolto’, lui risponde:
“Chi prende Giletti sa chi è Giletti. Io non ho padroni e non ne vorrò in futuro, le mie ‘cacciate’ raccontano questo. Sono dovuto andar via dalla Rai sette anni fa, sono stato costretto poi ad andar via da La7. Evidentemente sono un cane sciolto: un vanto, non un peso”.
Le anticipazioni di Ustica: una breccia nel muro su Rai 3
Parlando invece della scottante inchiesta che Massimo Giletti condurrà stasera quest’ultimo ammette le difficoltà di entrare in realtà nascoste come appunto la strage di Ustica. Da tanti anni la verità sembra celata e i parenti delle vittime aspettano ancora risposte. “Però a volte qualche breccia si apre nel muro di gomma” dice il conduttore che con la sua inchiesta promette importanti rivelazioni. Secondo Giletti l’Italia non può permettersi di continuare a non trovare una verità sulle stragi. “Questo è un tallone d’Achille pericolosissimo per la nostra democrazia” prosegue. Per quanto riguarda in particolare quella di Ustica è avvolta da depistaggi, menzogne e false verità all’interno di un circolo che il conduttore ammette non sia facile da penetrare.
L’importante inchiesta di Massimo Giletti
La storia del conduttore è ormai ben nota e spesse volte nelle sue battaglie si è ritrovato da solo. Dopo aver fatto i nomi dei colleghi che si sono esposti per lui Giletti continua a parlare dell’inchiesta di Rai 3. Spiega dunque che a questo speciale lui e la sua squadra lavorano da tre mesi, che hanno molto materiale nuovo e che sono riusciti ad aprire qualche crepa nel muro. Lui stesso è tornato a fare l’inviato. A tal proposito dice:
“Nonostante le ferite, i tentativi di farmi passare questa voglia di andare a fondo, non perdo la passione. In questo caso andremo con un elicottero della Finanza nel luogo esatto dove è caduto il DC9 che non era un punto a caso”.