Alessandro Greco: “Unomattina Estate? È solo all’inizio, ma sono a mio agio”
Il conduttore di Unomattina Estate è a suo agio: “Consapevole di far parte di una grande squadra”
Lunedì è partita la nuova edizione di Unomattina Estate con la conduzione di una coppia d’eccezione come quella composta da Greta Mauro e Alessandro Greco. Quest’ultimo ha avuto dei piccoli problemi con il gobbo facendo risultare la conduzione un po’ meno spontanea del solito. Piano piano, però, sta prendendo la mano e ora appare un po’ più rilassato. Come ha dichiarato lui stesso al Corriere.it: “Siamo solo all’inizio, ma sono a mio agio, sereno e divertito”. È poi è “consapevole di far parte di una grande squadra”. Si mette al servizio del programma anche perché il conduttore ha a che fare con l’essere camaleontico quindi è tutta questione di adattamento.
Alessandro Greco: “Ci sono ingiustizie che fanno parte della vita”
Il ruolo dell’autore dovrebbe imporre anche il sapere come far splendere al meglio un conduttore o una conduttrice. Quindi Unomattina Estate (gaffe di Domenico Marocchi), oltre a informare in maniera leggera il pubblico, magari dimenticandosi di proporre ogni anno gli stessi servizi sulla forma perfetta da tenere in estate (che spoiler: non esiste, dato che bisognerebbe piantarla con quest’ossessione per il corpo altrui) o sulle diete, dovrebbe cercare di far brillare quanto più possibile Greta Mauro (che si occupa degli ultimi fatti di cronaca e attualità) e Alessandro Greco (che si diverte in cucina). E poi come dice quest’ultimo: “Non è importante quanta tv si fa, ma come si sta in tv”, senza contare che “le ingiustizie fanno parte della vita”.
Il ruolo di Raffaella Carrà e Lino Banfi nella vita di Alessandro Greco
Non si nasce imparati, come si suol dire, e volente o nolente si è il prodotto degli incontri passati. Alessandro Greco ha avuto la fortuna di debuttare in televisione alla guida di Furore fortemente voluto da Raffaella Carrà. Per lui quel game show musicale ha cambiato la storia della tv e nel 2017 è tornato con una versione speciale per festeggiare i vent’anni e “il pubblico è tornato alla grande”. E poi un grande ruolo nella sua vita lo ha avuto Lino Banfi: “Ha alimentato il mio cammino di fede”. Da ragazzo sapeva tutti i suoi tormentoni, ma quando l’ha conosciuto è finito per accompagnarlo in una casa di accoglienza per minori sfortunati a San Giovanni Rotondo. Un’esperienza che gli ha cambiato la vita. E San Pio è diventato il santo del suo cuore.