Marconi, Stefano Accorsi ha tentennato per il ruolo: “Avevo qualche preconcetto”
Il protagonista di Marconi – L’uomo che ha connesso il mondo si è ricreduto
La stagione delle fiction Rai è ormai giunta quasi alla fine ma Rai 1 è pronto a regalare al pubblico della rete alcune produzioni inedite. Tra queste c’è quella con protagonista Stefano Accorsi in onda in due serate: lunedì e martedì. L’attore prima del debutto si è raccontato in una lunga e intensa intervista sulle pagine del settimanale Tele Sette. Qui si parla di quanto sia controversa questa figura, soprattutto perché associata al fascismo. Un ruolo del genere per un attore non è mai facile. A tal proposito Accorsi dice: “Personaggi come questo a volte risultano un po’ polverosi e non nascondo che avevo qualche preconcetto”. L’attore però si è poi ricreduto grazie al taglio che è stato dato alla miniserie visto che partendo dal 1937 e andando a ritroso si potrà capire il perché di tante scelte.
Stefano Accorsi porta su Rai 1 una storia poco conosciuta
Nel corso dell’intervista alla fonte in questione l’attore protagonista di Marconi – L’uomo che ha connesso il mondo riflette sul fatto che questa figura sia molto nota ma poco conosciuta. “Tutti noi sappiamo qualcosa di lui ma rimane una figura la cui voce si è un po’ affievolita nel tempo, forse proprio perché poco raccontato” dice Accorsi. Quest’ultimo dunque è ben felice di portare sul piccolo schermo la sua storia per farla conoscere al grande pubblico della rete. Scuole e strade dedicate all’inventore di certo non mancano ma quello di cui non si ha conoscenza è la storia della sua vita. “Marconi è presente nei libri scolastici ma non si approfondisce mai” aggiunge l’attore che, infine, ammette che anche lui ne sapeva molto poco.
L’attore svela un aspetto inedito su Marconi
In attesa di scoprire in anteprima la miniserie durante l’intervista Stefano Accorsi ha svelato alcuni aspetti inediti sull’uomo che interpreta. Uno di questi aspetti l’ha particolarmente colpito perché lui stesso non ne era a conoscenza. Queste le sue parole:
“Non sapevo per esempio che avesse cominciato da autodidatta a seguire quella che definisco una sorta di ‘chiamata’. Non saprei come altro definire una passione che ti porta da così giovane a fare esperimenti empirici sulla trasmissione di segnali nell’etere”.
L’attore conclude dicendo di non aver mai avuto velleità da scienziato, pur avendo fatto lo scientifico, e che se potesse tornare indietro sceglierebbe un altro indirizzo come scuola superiore.