Katia Ricciarelli, confessione a cuore aperto: “Se avessi avuto dei figli…”
La cantante non ha dubbi: “L’educazione dei figli comincia a casa”
Tra i tanti personaggi interpellati dal settimanale DiPiù per commentare le nuove norme proposte del Ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara, che prevedono di rimandare a settembre gli studenti con 6 in condotta, bocciare coloro che in condotta hanno un 5 e infine multare con una sanzione di 10.000€ quelli che osano aggredire i professori, c’è anche Katia Ricciarelli. Sul numero della rivista uscito nelle edicole sabato, è disponibile un articolo nel quale diversi personaggi del mondo dello spettacolo hanno espresso la loro opinione in merito al disegno di legge in questione, tra i quali, appunto, la cantante: “Se avessi avuto figli non avrei avuto dubbi: l’educazione comincia a casa e chi sbaglia va punito”.
Katia Ricciarelli d’accordo con il disegno di legge anche se “può sembrare duro”
“Disegno di legge che va nella giusta direzione” dice Katia Ricciarelli anche se “può sembrare duro”. Lei stessa, però, è convinta che bisognerebbe dare una lezione ai ragazzi e soprattutto agli adulti, perché quest’ultimi devono sempre dare l’esempio. “Tanti genitori sono distratti” e pensano che la scuola possa bastare a educare i figli al fine di essere dei soggetti positivi per la società. Anche Guillermo Mariotto è intervenuto in merito a questo disegno di legge, idem Emanuela Aureli che ha subìto un’ingiustizia quando era piccola proprio a scuola a causa di una maestra scorretta.
Katia Ricciarelli nata in una famiglia povera: “Ero innamorata dei miei docenti”
Sempre allo stesso settimanale Katia Ricciarelli ha raccontato di essere nata in una famiglia povera, ma a che era “innamorata dei miei docenti” e che non avrebbe mai potuto accettare un 5 in condotta. Katia Ricciarelli era orgogliosa di mostrare le sue pagelle e ha studiato per anni al Conservatorio di Venezia cercando sempre di dare il massimo. Infine ha chiosato dicendo che chi sbaglia deve essere punito e che l’educazione non può essere delegata solo alla scuola perché la famiglia deve giocare un ruolo fondamentale nella formazione dei figli.