Alfonso Signorini e il tunnel della nevrosi: “Ero convinto che sarei morto”

Il conduttore del GF confessa: “Passavo da un medico all’altro. Convinto che sarei morto”

In una lunga intervista al Corriere.it il conduttore e giornalista Alfonso Signorini si è raccontato come non mai soprattutto ora che ha un po’ più di tempo libero per via del fatto che il Grande Fratello si è concluso e da domani potrà godersi la prima serata di Canale 5 direttamente seduto sul divano di casa sua. Nel frattempo ha fatto un bilancio dei suoi primi 60 anni dicendo che quando aveva vent’anni “ero convinto che sarei morto per un attacco di cuore” e per questo “passavo da un medico all’altro” e il perché è semplice: a causa di un attacco di panico mentre era in coda alla Scala di Milano è entrato in un vero e proprio tunnel della nevrosi.

Alfonso Signorini e il rapporto con i genitori: “Erano disperati”

Sappiamo che Alfonso Signorini con la madre ha sempre avuto un rapporto splendido tanto che in una delle puntate del GF si è commosso quando ne ha parlato perché sente la sua mancanza ogni giorno della sua vita. Quando lui, dopo che si è convinto che non sarebbe morto per un attacco di cuore, e dopo aver scoperto che sua madre l’aveva protetto perché “mi era stato diagnosticato un soffio al cuore”, si è affrancato dalla famiglia con il lavoro, prima come insegnante e poi nel mondo del giornalistico. “I miei genitori erano disperati” perché speravano che, con tutti i sacrifici fatti per farlo studiare, sarebbe diventato medico, commercialista, avvocato e tanto altro. In quei suoi primi trent’anni di vita, poi, la sua sfera sentimentale non era delle più semplici dato che ha scoperto di essere omosessuale.

Alfonso Signorini racconta uno dei momenti più difficili della sua vita

La vita non è tutta rose e fiori: ora Alfonso Signorini ha un bellissimo appartamento, è stato direttore di Chi per molti anni, e a settembre tornerà con una nuova edizione del Grande Fratello (doveva vincere Beatrice, secondo Fiordaliso), eppure di momenti difficili ne ha vissuti, come quando decise di lasciare Mondadori dove faceva l’inviato per Chi, arrivando a decidere Silvana Giacobini. Dopo essersi traferito a Roma si rese conto che forse si era montato la testa e si ritrovò da solo, con il cane, e con il telefono che non squillava più. “Mi ha salvato Roberto D’Agostino” che organizzò una cena con Carlo Rossella che lo fece rientrare in Mondadori. Ha conosciuto molte persone, non solo Silvio Berlusconi a cui era legatissimo: anche Pavarotti, il Principe Carlo e infine Marcello Mastroianni che gli insegnò quanto prezioso è il tempo.